cycling_chrnicles ha scritto: ↑martedì 23 settembre 2025, 0:32
luketaro ha scritto: ↑martedì 23 settembre 2025, 0:06
Le classifiche di pcs sono sballate quanto vuoi, ma (salvo rarissime eccezioni, tipo Ulissi) uno che vale 1000 punti sta ben sopra uno che ne vale 100, che a sua volta sta ben sopra uno che ne vale 10. Che poi quello a qui hanno dato 100 punti in realtà dovrebbe averne 80 piuttosto che 150, è completamente ininfluente col discorso che si sta facendo.
Hai citato 4 svedesi, tutti attivi tra gli anni '70/inizi anni '80. Mi dici i nomi di 3/4 svedesi di livello per decade? anni '50, '60, '90, '00 e '10. Perchè altrimenti sono i 3/4 nomi buttati lì di cui parlavo. Io non sono in grado di trovarli, sospetto sia perchè non ce ne sono.
Molti tedeschi prima della caduta del muro rimanevano tra gli amatori. Di fatto lasciavano il posto che gli spettava ad altri provenienti dalle nazioni storiche. Di fatto la loro entrata nel professionismo ha causato lo stesso effetto della globalizzazione.
Ci sono 8 canadesi nelle squadre importanti (quelle che fanno i gt). Non sono molti, ma comunque 6/7 in più di quelli che avresti trovato 40 anni fa. Che vanno uniti agli altri...
La colombia è messa molto peggio rispetto all'epoca d'oro di 10 anni fa, ma ancora nettamente meglio rispetto agli altri periodi (in particolare prima degli anni '80).
Della nuova zelanda vorrei sapere alcuni nomi, che non ne conosco mezzo. E, ripeto, devono essere venuti in europa a partecipare nelle corse europee di primo livello, quelli che sono rimasti in nuova zelanda, sono restati amatori o nella pista sono come se non ci fossero mai stati.
Per le altre nazioni che esistono da 100.000 anni, anche qui, o mi trovi 3/4/5 nomi per decade che facevano le corse principali oppure è come se fossero appena arrivate.
Le classifiche di PCS non valgono nulla 1 perché si basano su criteri soggettivi 2 perché in database più si va indietro e meno corse hanno. Ragion per cui i corridori di svariati decenni fa sono molto più svantaggiati. Da questo punto di vista, è molto meglio First Cycling, dove si è fatto il possibile per implementare quanti più risultati di corse oggi considerate di secondo piano.
Per esempio, su First Cycling puoi trovare gran parte dei risultati di Tino Tabak, neozelandese che ha corso in Europa durante gli anni '70.
La Colombia prima degli anni '80 aveva un certo Cochise Rodriguez e i Gimondi e compagnia andavano a correre al Clasico Polimeros Colombianos. Oggi non ci va nessuno a correre in Colombia. Ancora prima facevano le gare con Coppi, Koblet e l'idolo locale Ramon Hojos Vallejo.
I danesi avevano i Ritter e i Mortensen. La Norvegia i Lauritzen, i Pedersen, i Willman e, ovviamente, un certo Knut Knudsen che ha seriamente rischiato di vincere un Giro.
E ti ripeto che ti sto facendo il favore di non aggiungere la pista al mix. Altrimenti vogliamo veramente parlare degli anni '80 del Canada, quando allo stradista Steve Bauer affiancavano un certo Gordon Singleton?
E poi ci tocca parlare di Thorvald Ellegaard, di Sidney Pattersson e della Sei Giorni di New York...con Franco Giorgetti che pigliava più soldi di Binda, a dimostrazione che il ciclismo non è sempre stato uguale a ciò che concepiamo oggi.
Ma, piuttosto, perché non parlare del ciclismo polacco, prossimo alla fine col ritiro di Kwiato? O del defunto ciclismo ucraino e, perché no, del totale inabissamento del ciclismo dell'ex URSS?
E i brasiliani, come diceva Vivian in altro topic, non li hanno più i Fischer e i Mauro Ribeiro? E Rujano e i Sierra dove sono? E i Richeze e gli Haedo? E gli Zaaf e i Molines, nativi del nordafrica, che facevano bella figura in Europa negli anni '50 che fine hanno fatto?
Oggi, al massimo, il ciclismo, si sta deglobalizzando. Ci sono talmente pochi corridori che si racimola quello che si trova. Il fatto che il Canada abbia 3/4 figuranti nel World Tour, non significa che il ciclismo in Canada sia in espansione. Semplicemente, col crollo del numero di praticanti nei paesi storici, c'è più spazio per altri.
Il ciclismo degli anni '90 era molto più globale.
Questo è proprio l'archetipo di messaggio che contestavo, una serie di cherrypicking di nomi sbattuti lì più o meno a caso, senza uno straccio di numeri (quello che conta davvero per fare una statistica).
Ripeto che il ranking di pcs non è il vangelo, ma è sufficientemente decente per farsi un idea. Un tempo c'erano meno corse e quindi i ciclisti dell'epoca erano più svantaggiati? Coppi, Bartali, Binda e Girardengo sono comunque considerati tra i top10 italiani alltime.
Preferisci il ranking di first cycling? Eccolo qua:
1965 top 100: nazioni rappresentate: 9; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 6
1975 top 100: nazioni rappresentate: 10; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 7
1985 top 100: nazioni rappresentate: 16; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 15
1995 top 100: nazioni rappresentate: 18; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 27
2005 top 100: nazioni rappresentate: 19; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 39
2015 top 100: nazioni rappresentate: 25; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 37
2025 top 100: nazioni rappresentate: 26; ciclisti extra nazioni storiche (bel, ita, ned, fra, spa, svi): 47
Come vedi la musica non cambia.
Passando al tuo cherry picking:
- Tino Tabak è nato e cresciuto in olanda
- Cochise Rodriguez ha come risultato di rilievo 2 tappe al giro. Roba che un Buitrago qualunque a 25 anni ha già un palmares migliore. Il suo migliore anno nel ranking first cycling è il '74 dove è 81esimo, unica volta in top100. é l'unico colombiano nei primi 400, idem per gli altri anni. Non solo non regge il confronto con i contemporanei, ma è pure un caso isolato.
- Per quanto buonissimi corridori, Ritter e Mortensen non reggono minimamente il confronto con i danesi di oggi. Inoltre, danesi nei primi 400 nel '72: 2. Gli altri anni non ho guardato, ma di certo non sono i 12 di quest'anno (con nomi importanti che rimangono fuori).
- I norvegesi hanno avuto 4 buoni corridori negli anni '80 per caso, un po' come la slovenia adesso. norvegesi nei primi 400 nel '65: 0. norvegesi nei primi 400 nel '75: 0. norvegesi nei primi 400 nel '95: 0.
- A quanto leggo Singleton ha fatto solo pista, inoltre ha smesso quanto Bauer are ancora giovanissimo. Quindi affiancati una ceppa.
- Quelli che gareggiavano esclusivamente su pista non contano, praticavano uno sport diverso. Il fatto che oggi vari esponenti delle altre discipline del ciclismo convergono su strada è un altro segno della globalizzazione.
- Effettivamente l'est europa sta passando un periodo buio. c'è da dire però che prima della caduta del muro non c'erano. In pratica sono durati 20 anni (su 70). L'incremento che si vede negli anni '90 è dovuto a loro. Sono stati ampiamente rimpiazzati da altre nazioni.
- A parte che Rujano e Sierra sono distanti tra loro 20 anni, e che adesso comunque c'è Aular, ma al loro posto oggi abbiamo Carapaz, Narvaez, Caicedo e Cepeda...
- Fisher e Ribeiro sono separati da 20 anni, e 2 in 70 anni non fanno tradizione.
- Richeze e Haedo sono entrambi recenti, degli anni 2000/2010, e nuovamente, 2 in 70 anni non fanno tradizione.