galliano ha scritto:Certo, hai ragione.
Va bene che kirienka non sarà al massimo, ma da qui ad andare FTM ce ne corre.
Al netto dei soliti discorsi che possiamo fare in altre stanze, la debacle della SKY è alquanto inspiegabile. Nella cronosquadre si sono salvati in quanto è un esercizio particolare e sostanzialmente breve, dove comunque viene premiata l'attitudine ad un certo tipo di sforzo.
No non necessariamente.
Facciamo dei distinguo.
PORTE
Porte, di cui si è spesso dubitato sulla tenuta, ha per l'ennesima volta dimostrato di non avere recupero.
Per lui addio mega contratto da potenziale leader per gare a tappe.
Se ti svegli dopo un exploit come quello di sabato con la pressione bassa, mal di testa, cuore che batte forte (che ha battuto forte tutta la notte senza lasciarti dormire), non c'è niente da fare. E mi ha colpito quanto ha perso ieri nel finale rispetto al gruppo dei velocisti, anche se forse dietro hanno menato di brutto.
THOMAS
Non lo prenderei in considerazione. Un miracolo che pedali. Ammirevole e basta.
STANNARD
E' l'ombra dello Stannard che abbiamo visto lo scorso anno ed in primavera.
BOASSON HAGEN
Ha avuto un picco al Norvegia? La differenza fra quel corridore e come pure il corridore visto al Tour 2012 con questo del Tour 2013 è abissale.
KIRIYENKA
E' ai minimi termini rispetto all'infaticabile che abbiamo visto al Paesi Baschi. Se non era in forma perché lo hanno portato?
SIOUTSOV
Non è un corridore che sta bene, è palese. Perché lo hanno portato?
KENNAUGH
Sabato ha fatto una cosa mostruosa. Ha guidato la discesa molto pedalabile ad un ritmo pauroso ed ha pure lanciato parte del primo chilometro della salita finale.
Ieri è sì caduto, ma poi non ha brillato di potenza, anche se il riavvicinamento era quasi tutto sulle sue spalle. Il meno peggio di tutti.
LOPEZ GARCIA
E' il dubbio più grosso della Sky. Che ci sia o meno non fa differenza.
Fossi in Sky mi terrei buoni i colombiani o comincerei a ragionare su un nuovo organico. Poi magari prima delle Alpi ritroveranno la gamba. Molto probabile viste le decine di chilometri di noia che li/ci attendono.