Io credo che Winter abbia ragione sul fatto che diventa difficile scindere molte valutazioni sulla gara di ieri dalla definizione di ex-... (nomi esplicitati a parte) ma nel contempo mi spiace che non si renda conto della profonda ingiustizia che promana inconsciamente ed in buona fede con le sue valutazioni.
E' purtroppo l'ennesima ipocrisia, l'ennesimo regalo di un vertice zozzo in cerca di un impossibile ritorno alla verginità, a cui si è aggiunta l'infelice battuta del presidente Squinzi, che ancora poche settimane fa veniva ritratto insieme ad un ex-... diventato nel suo caso fortunatamente anche ex rinnegato, solo casualmente cliente del centro di Castellanza (la distonia non riguarda ovviamente l'ex rinnegato).
E' incredibile che siano gli stessi vertici di questo sport a volerci togliere il gusto per una gara bellissima. Ma ieri non ci sono riusciti.
Il velo dell'ipocrisia, il sorriso stampato a 32 denti sul viso del Roccodrillo sul podio ieri, è definitivamente caduto.
Per questa ragione non credo sia corretto parlare dei rinnegati nella sezione maledetta.
Ora, perchè dobbiamo avere una categoria di rinnegati? Perchè si deve scegliere la strada dei due pesi e delle due misure?
Chi può dare patenti di pulizia?
Siamo un popolo di ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex delinquenti di ogni sorta, ex evasori, ex terroristi, ex brigatisti, ex assenteisti, ex aziendalisti, ex immigrati (ex extracomunitari) ed ex banchieri. Tutti crediamo di avere il diritto di additare gli altri ex e mai ci poniamo il dovere di accettare il nostro prossimo (laicamente) per quello che è, che è ora e non che era, come i nostri grandi padri costituenti hanno voluto dire nell'art. 27:
"La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato."
Sono poche parole, bellissime, sintetiche, forti e degne di un grande Paese civile.
Se le facessimo nostre, senza ipocrisia, e le incarnassimo nella nostra vita quotidiana ci miglioreremmo la vita tutti.
Invece preferiamo ricordare l'ex tossicodipendente, l'ex alcolista e non vogliamo vedere nel contempo le grandi mafiosità attuali presenti nella nostra società.
Desmo parla del dito che indica la Luna e tutti a guardare il dito ...
C'è infine nel pensiero di Winter un parallelismo che mi suona sinistro: rinnegati-anziani.
Tu Winter sai bene come auspichi spazio per le nuove leve, come non mi piaccia vedere che molti ragazzi rimangano nel freezer per 5-6 anni prima di affermarsi o di avere il giusto spazio e come non mi piacciano le osservazioni statistiche che purtroppo evidenziano questo.
Ok, tutto ok, ma il compito del figlio è "uccidere" il padre (rubo ad Edipo solo questa parte), non deve essere il padre a suicidarsi per far spazio al figlio.
E se il padre ha vissuto nel regno dei cattivi, non è per forza detto che il figlio (nato nel regno degli eroi) sia per forza un eroe, come pure che il padre sia per forza rimasto un cattivo, solo perchè l'ex Re dei cattivi adesso si chiama "Re degli eroi".
Eppoi, come sopra scritto, siamo fuori dal medioevo e siamo nel periodo del diritto.
Facciamocene una ragione, Franco Pellizotti è il campione italiano di ciclismo 2012 di tutti - ex tossicodipendenti, ex alcolisti, ex delinquenti di ogni sorta, ex evasori, ex terroristi, ex brigatisti, ex assenteisti, ex aziendalisti, ex immigrati (ex extracomunitari), ex banchieri, presidenti federali e di confindustria - e soprattutto di suo figlio:
«Mio figlio ieri mi ha detto che se tornavo con la maglia, mi avrebbe fatto un grandissimo regalo, ora lo aspetto...».