Wout van Aert 2023

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Primo86
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Re: Wout van Aert 2023

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Peraltro è ben più spinosa la questione di come correre il Tour rispetto all'opportunita di fare un paio di classiche in più.

È il Tour che stravolge la stagione di Van Aert, non la Liegi o il Lombardia a fine anno.

Quello delle classiche è, semmai, un problema per chi deve fare classifica generale nei GT. E anche in questo caso il concetto si presta a forzature.
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Tour de Berghem
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Re: Wout van Aert 2023

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herbie ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:43
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:33
Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:10

Allargamento che non andrebbe a precludergli nulla. Cioè, i suoi obiettivi principali sono Fiandre e Roubaix. La Liegi per sua fortuna è in calendario 2 settimane dopo la Roubaix. Allora mi dico: se già l'anno scorso, con una condizione probabilmente inficiata dal covid e a soli 7 giorni dalla Roubaix, è riuscito a salire sul podio, perchè non correrla anche quest'anno?
Esattamente. Mi chiedo cosa ci sia di difficile nel comprenderlo…
Appunto, ma allora perché non la corre?
Voglio dire, c'è un motivo che abbia un senso? Non è che faccia brutta figura, arrivando secondo o terzo....
ah è quello che vorrei sapere pure io.
Un corridore che comunque è in un momento di forma (stiamo parlando di delusione ma rendiamoci conto che è uno che a Sanremo - Harelbeke Gand e fiandre ha fatto 3° - 1° - 2° - 4° , non è che è arrivato trentesimo domenica) salta una corsa dove ha fatto podio l'anno scorso ???

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Tour de Berghem
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:47
È il Tour che stravolge la stagione di Van Aert, non la Liegi o il Lombardia a fine anno.
Completamente d'accordo.
E' quello che dico da tempo.
E' fare il mulo al Tour per i compagni e spremersi in 10 fughe per prendere i punti per una sopravvalutatissima maglia verde, di cui non si ricorderà nessuno fra 30 anni, che distrugge Van Aert.

Mica la Liegi o il Lombardia

Il Tourcentrismo è il problema di VanAert, come peraltro lo è stato di altri grandi tipo Valverde, uno che poteva vincere tutte le monumento, eccetto forse roubaix, fissato per 15 anni a cercare il podio del Tour, o per Sagan con le sue maglie verdi.
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Re: Wout van Aert 2023

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il_panta ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:24
StipemdioXTutti ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:14
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 9:31 Comunque sono abbastanza d'accordo con chi dice che WVA dovrebbe allargare i propri obiettivi, credo anche io che al Fiandre gli manchi davvero qualcosa rispetto agli altri.

Tokyo e la Liegi dell'anno scorso sono più che un indizio.
Io invece sono d'accordo con Lucks83: gli obiettivi di WVA sono fin troppo larghi.
Per me è nato per gare come il Tour de France per vincere la classifica a punti e vincere 4-5 tappe con una decina di podi. Non è così dissimile come caratteristiche da un Ganna, con la differenza che è cresciuto nel ciclocross, che gli ha dato più capacità di guida e più vicinanza alle distanze da strada.
Sono d'accordo nel dire che una corsa a tappe da cacciatore di tappe sia l'ambiente dove Van Aert rende di più, ma sarebbero obiettivi minori per un corridore del suo talento, soprattutto dopo aver già collezionato tappe su tappe. Tra l'altro non mi pare che il programma attuale gli precluda le tappe al Tour, anzi, quindi non vedo perché stringere gli obiettivi. Non so come potrebbe andare al Lombardia attuale, ma dalle Strade alla Liegi lui dovrebbe fare tutte le classiche importanti. Quest'anno ha esordito tardissimo, quindi alla Liegi potrebbe arrivarci. Che senso ha saltare la Liegi e poi rientrare prima del Tour?
Aspettate: io non ho detto che gli obiettivi di Wout sono fin troppo larghi, forse non sono riuscito a farmi capire.
Ho detto che, comunque, fossi in lui manterrei il focus sulle corse più adatte a me, implementando comunque con la partecipazione ad altre tipo la Liegi, dove in effetti parte in seconda fila rispetto a gente come Tadej o Remco o Roglic (se la corresse).
Il che per lui può essere anche un bene, visto che non essendo tra i primi tre favoriti, magari potrebbe godere anche di un pizzico di libertà in più e avrebbe addosso meno pressione.
Ho anche detto che non avrei saltato le strade bianche, che ritengo molto adatte a lui, e magari avrei staccato un po' tra Harelbeke e il Fiandre, senza farmi il mazzo alla Gand per poi regalarla.
Mathieu e Tadej hanno preferito rifinire la condizione in quella settimana, per esempio.
Allargare i propri orizzonti è giustissimo e sono pienamente d'accordo, poi va considerato il fatto che,se decidi di farlo, qualche corsa di minor prestigio che di solito Wout corre, la deve pur saltare, se vuole aggiungere corse più prestigiose.
È un puro discorso di calendario e sforzo fisico.

Fermo restando della mia opinione che, con i percorsi attuali e i compagni di squadra che si ritroverebbe al Lombardia, per me è molto difficile che riesca a vincerlo, ma non per questo dico che non debba correrlo.
Anzi, potrebbe essere una pedina fondamentale nello sviluppo tattico della corsa, andando in fuga in stile Pedersen alla Ronde e mettendo le altre squadre sulla graticola.
Un Lombardia con una Jumbo che schiera Van Aert, Roglic e Vingegaard più un Attila Valter e un Kru sarebbe moooolto interessante tatticamente.
Ma c'è comunque da valutare la volontà di Wout di correrlo e da vedere in che condizioni fisiche sarà dopo il mondiale, dipende da lui.
Molti dopo il mondiale staccano la spina, tipo Remco l'anno scorso.
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Re: Wout van Aert 2023

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Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:47
herbie ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:43
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:33

Esattamente. Mi chiedo cosa ci sia di difficile nel comprenderlo…
Appunto, ma allora perché non la corre?
Voglio dire, c'è un motivo che abbia un senso? Non è che faccia brutta figura, arrivando secondo o terzo....
ah è quello che vorrei sapere pure io.
Un corridore che comunque è in un momento di forma (stiamo parlando di delusione ma rendiamoci conto che è uno che a Sanremo - Harelbeke Gand e fiandre ha fatto 3° - 1° - 2° - 4° , non è che è arrivato trentesimo domenica) salta una corsa dove ha fatto podio l'anno scorso ???

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Scusatemi, questa me la sono persa: salta la Liegi?
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:47 Peraltro è ben più spinosa la questione di come correre il Tour rispetto all'opportunita di fare un paio di classiche in più.

È il Tour che stravolge la stagione di Van Aert, non la Liegi o il Lombardia a fine anno.

Quello delle classiche è, semmai, un problema per chi deve fare classifica generale nei GT. E anche in questo caso il concetto si presta a forzature.
Sono d'accordo. Se il problema lo tira fuori Vingegaard, che punta tutto al Tour, posso non essere d'accordo con lui, ma comprendo. A Van Aert invece che gli frega? Al limite, se proprio la Liegi dovesse rallentarne la preparazione per il Tour (aspetto di cui dubito onestamente), sarebbe quasi un bene perchè magari ciò gli consentirebbe di arrivare al finale di stagione un pò più fresco.
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:47 Peraltro è ben più spinosa la questione di come correre il Tour rispetto all'opportunita di fare un paio di classiche in più.

È il Tour che stravolge la stagione di Van Aert, non la Liegi o il Lombardia a fine anno.

Quello delle classiche è, semmai, un problema per chi deve fare classifica generale nei GT. E anche in questo caso il concetto si presta a forzature.
Oh,su questo Primo siamo perfettamente d'accordo.
Fare il mulo al Tour e arrivare ogni anno spremuto a Parigi non gli fa di certo bene, il fatto è che io non ho preso in considerazione minimamente questo aspetto perché sembra che sia a Wout che alla Jumbo non interessi minimamente questo problema e che per loro fare il Tour come lo fa ormai da anni sia la cosa più importante.

In quanto alla Liegi, se la salta perché deve staccare perché stanco, sarebbe una cazzata.
A quel punto era meglio si fosse riposato la settimana prima del Fiandre.
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Re: Wout van Aert 2023

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lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:54 Aspettate: io non ho detto che gli obiettivi di Wout sono fin troppo larghi, forse non sono riuscito a farmi capire.
Ho detto che, comunque, fossi in lui manterrei il focus sulle corse più adatte a me, implementando comunque con la partecipazione ad altre tipo la Liegi, dove in effetti parte in seconda fila rispetto a gente come Tadej o Remco o Roglic (se la corresse).
Lo so che non l'ho hai detto, infatti non ho citato te. ;)
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Re: Wout van Aert 2023

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Proposta di programma per WVA:

Primavera:

calendario completo delle classiche (come nel 2022), sempre impostando la preparazione per essere al meglio tra Fiandre e Rubaix, ma tirando lungo fino alla Liegi, con la forma come viene. Quando, se in futuro avrà già vinto Fiandre e Rubaix, volesse concentrarsi sulla Liegi, semplicemente calibrerà il picco sulle Ardenne affrontando comunque le classiche delle pietre, ma senza essere già al 100% (se non gli è possibile).

stacco

Estate:

Tour de France come al solito, a cui attacca un eventuale mondiale/europeo/olimpiade ad Agosto, se gli interessa, altrimenti stacca subito.

stacco

Finale di stagione:

Solito finale puntando al mondiale/europeo a settembre, poi tira fino al Lombardia con la condizione che viene.


Io non penso che un programma così strutturato sia poi così tanto diverso da quello fatto fino ad ora, ne tantomeno possa inficiare sugli obbiettivi primari su cui si è sempre focalizzato e che comunque rimarrebbero tali, a parte per l'impegno invernale nel ciclocross che forse andrebbe ricalibrato.
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Re: Wout van Aert 2023

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luketaro ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 11:07 Proposta di programma per WVA:

Primavera:

calendario completo delle classiche (come nel 2022), sempre impostando la preparazione per essere al meglio tra Fiandre e Rubaix, ma tirando lungo fino alla Liegi, con la forma come viene. Quando, se in futuro avrà già vinto Fiandre e Rubaix, volesse concentrarsi sulla Liegi, semplicemente calibrerà il picco sulle Ardenne affrontando comunque le classiche delle pietre, ma senza essere già al 100% (se non gli è possibile).

stacco

Estate:

Tour de France come al solito, a cui attacca un eventuale mondiale/europeo/olimpiade ad Agosto, se gli interessa, altrimenti stacca subito.

stacco

Finale di stagione:

Solito finale puntando al mondiale/europeo a settembre, poi tira fino al Lombardia con la condizione che viene.


Io non penso che un programma così strutturato sia poi così tanto diverso da quello fatto fino ad ora, ne tantomeno possa inficiare sugli obbiettivi primari su cui si è sempre focalizzato e che comunque rimarrebbero tali, a parte per l'impegno invernale nel ciclocross che forse andrebbe ricalibrato.
Perfetto, è quel che penso anche io.
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Re: Wout van Aert 2023

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:cincin:
il_panta ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 11:04
lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:54 Aspettate: io non ho detto che gli obiettivi di Wout sono fin troppo larghi, forse non sono riuscito a farmi capire.
Ho detto che, comunque, fossi in lui manterrei il focus sulle corse più adatte a me, implementando comunque con la partecipazione ad altre tipo la Liegi, dove in effetti parte in seconda fila rispetto a gente come Tadej o Remco o Roglic (se la corresse).
Lo so che non l'ho hai detto, infatti non ho citato te. ;)
:cincin:
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Re: Wout van Aert 2023

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il_panta ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 11:09
luketaro ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 11:07 Proposta di programma per WVA:

Primavera:

calendario completo delle classiche (come nel 2022), sempre impostando la preparazione per essere al meglio tra Fiandre e Rubaix, ma tirando lungo fino alla Liegi, con la forma come viene. Quando, se in futuro avrà già vinto Fiandre e Rubaix, volesse concentrarsi sulla Liegi, semplicemente calibrerà il picco sulle Ardenne affrontando comunque le classiche delle pietre, ma senza essere già al 100% (se non gli è possibile).

stacco

Estate:

Tour de France come al solito, a cui attacca un eventuale mondiale/europeo/olimpiade ad Agosto, se gli interessa, altrimenti stacca subito.

stacco

Finale di stagione:

Solito finale puntando al mondiale/europeo a settembre, poi tira fino al Lombardia con la condizione che viene.


Io non penso che un programma così strutturato sia poi così tanto diverso da quello fatto fino ad ora, ne tantomeno possa inficiare sugli obbiettivi primari su cui si è sempre focalizzato e che comunque rimarrebbero tali, a parte per l'impegno invernale nel ciclocross che forse andrebbe ricalibrato.
Perfetto, è quel che penso anche io.
So che è impossibile che succeda, ma se a questo calendario sostituissimo il Tour con la Vuelta, non pensate che Wout arriverebbe in condizioni di forma pazzesche nel finale di stagione, con la possibilità di vincere tantissimo?

Ripeto, so che non accadrà mai e il Tour lo farà sempre...
rododendro
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da rododendro »

La primavera di WVA sarebbe ottima per qualsiasi corridore che non fosse lui medesimo, e questo ne certifica lo status di fuoriclasse, riflettevo poi che nei primi 50 del Fiandre Wout era l'unico che poteva, come ha fatto, arrivare secondo in classifica generale ad una Tirreno dietro Pogi tenendo dietro gli scalatori, ma questo aspetto non porta vittoria di peso ahimè.
D'accordo anche sul tourcentrismo che lo sfavorisce, ed anche alla Tirreno 2023 forse ha fatto più del necessario.
L'unico motivo plausibile per una eventuale rinuncia alla Liegi lo vedrei in un'ottica di risparmio visto il mondiale ad agosto, oppure sul fatto che Roglic potrebbe cambiare idea e correrla, lui può fare bene ovunque, alla fine credo che la correrà.
Tommeke92
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Tommeke92 »

rododendro ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 12:04 La primavera di WVA sarebbe ottima per qualsiasi corridore che non fosse lui medesimo, e questo ne certifica lo status di fuoriclasse, riflettevo poi che nei primi 50 del Fiandre Wout era l'unico che poteva, come ha fatto, arrivare secondo in classifica generale ad una Tirreno dietro Pogi tenendo dietro gli scalatori, ma questo aspetto non porta vittoria di peso ahimè.
D'accordo anche sul tourcentrismo che lo sfavorisce, ed anche alla Tirreno 2023 forse ha fatto più del necessario.
L'unico motivo plausibile per una eventuale rinuncia alla Liegi lo vedrei in un'ottica di risparmio visto il mondiale ad agosto, oppure sul fatto che Roglic potrebbe cambiare idea e correrla, lui può fare bene ovunque, alla fine credo che la correrà.
Quoto tutto, il primo punto in particolare che è bene non dimenticarlo.
Claudio84
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Re: Wout van Aert 2023

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lucks83 ha scritto: lunedì 3 aprile 2023, 14:43
A me sembra normale che un corridore, in accordo con chi lo paga, decida se specializzarsi o meno per determinati obiettivi che ritiene più facilmente raggiungibili.
[...]
In un mondo ideale anche a me piacerebbe vedere tutti i campioni partecipare a tutte le corse più importanti, ma anche i fenomeni come Pogacar e Remco si stanno scegliendo gli obbiettivi, anche se sono polivalenti.
Provo a dire anch'io la mia. Anche se non siamo più negli anni '10, sono totalmente d'accordo con lucks. Questi anche se sono campionissimi fanno comunque le loro programmazioni, e a qualcosa rinunciano. E poi, anche se la gloria viene da un Fiandre o una Roubaix, noi forse non teniamo in debito conto quanto può essere importante per una Jumbo avere WVA in super forma al Tour, che, nell'ordine: fa uno sfracello, ti mantiene l'attenzione sui colori della squadra per un mese di fila; vince tappe; ti aiuta in modo determinante a vincere il tour.

Poi un'altra cosa: come diceva Admin in qualche occasione e qualcuno anche qui, siccome ci fanno entusiasmare ai campioni chiediamo di correre e vincere tutto. Ma appunto anche loro fanno dei programmi.
Quindi: benissimo che corra la Liegi, ma non lamentiamoci se la corre "con la forma che viene".
Che poi che vuol dire? Ok che per vincere bisogna quantomeno esserci, ma sarete d'accordo che dal punto di vista agonistico correre con la forma così com'è, "tirando due settimane in più rispetto alla Roubaix", non è il massimo, se ci aspettiamo una vittoria.

Il discorso su Nibali e la Sanremo vale fino a un certo punto. Nell'intervista a GCN prima della Sanremo di quest'anno, lui ha detto che l'edizione che ha vinto non avrebbe neanche voluto correrla, anche se stava bene; lo ha fatto innanzitutto per essere utile a Colbrelli.
E anche sulla Liegi: quante volte è stato davvero competitivo dopo quella sciagurata volta in cui ha perso da Iglinsky? E lo dico comunque rammaricandomi per tutte le volte in cui non ci ha provato abbastanza.

Ecco, un auspicio sarebbe quello di una maggiore variabilità dei programmi. Ma penso che non possiamo lamentarci se Wout si pone come obiettivo principale le classiche delle pietre, e quello che segue dunque passa, ahinoi, in secondo piano.
jumbo
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Re: Wout van Aert 2023

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Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 13:14 Il discorso su Nibali e la Sanremo vale fino a un certo punto. Nell'intervista a GCN prima della Sanremo di quest'anno, lui ha detto che l'edizione che ha vinto non avrebbe neanche voluto correrla, anche se stava bene; lo ha fatto innanzitutto per essere utile a Colbrelli.
Veramente questa è una conferma di quanto valga la pena partecipare alle corse anche quando non sono pienamente centrate con gli obiettivi di elezione.
Filarete
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Filarete »

rododendro ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 12:04 La primavera di WVA sarebbe ottima per qualsiasi corridore che non fosse lui medesimo, e questo ne certifica lo status di fuoriclasse, riflettevo poi che nei primi 50 del Fiandre Wout era l'unico che poteva, come ha fatto, arrivare secondo in classifica generale ad una Tirreno dietro Pogi tenendo dietro gli scalatori, ma questo aspetto non porta vittoria di peso ahimè.
D'accordo anche sul tourcentrismo che lo sfavorisce, ed anche alla Tirreno 2023 forse ha fatto più del necessario.
L'unico motivo plausibile per una eventuale rinuncia alla Liegi lo vedrei in un'ottica di risparmio visto il mondiale ad agosto, oppure sul fatto che Roglic potrebbe cambiare idea e correrla, lui può fare bene ovunque, alla fine credo che la correrà.
Probabilmente grazie anche alla specifica preparazione specifica, non c'è niente che esalti di più la versatilità e l'unicità di Wout del Tour de France: cronometro brevi e lunghe, piattoni da volatona, tappe mosse, tappe simili a classiche, tappe di montagna, la tappa di Parigi, ormai riesce a dire la sua ovunque.
pietro
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Re: Wout van Aert 2023

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StipemdioXTutti ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:14
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 9:31 Comunque sono abbastanza d'accordo con chi dice che WVA dovrebbe allargare i propri obiettivi, credo anche io che al Fiandre gli manchi davvero qualcosa rispetto agli altri.

Tokyo e la Liegi dell'anno scorso sono più che un indizio.
Io invece sono d'accordo con Lucks83: gli obiettivi di WVA sono fin troppo larghi.
Per me è nato per gare come il Tour de France per vincere la classifica a punti e vincere 4-5 tappe con una decina di podi. Non è così dissimile come caratteristiche da un Ganna, con la differenza che è cresciuto nel ciclocross, che gli ha dato più capacità di guida e più vicinanza alle distanze da strada.
Ma super chissenefrega della maglia verde (l'ha già vinta una volta, bon, non serve replicare). Un corridore di quel talento deve piuttosto lasciar perdere Delfinato e menate varie per fare TUTTE le classiche. Chiaro che un anno dovrà saltare l'Amstel, magari, per non arrivare alla Liegi con il fiato corto, ma il concetto è quello: puntare a qualunque gara di un giorno del calendario mondiale e il Tour correrlo per vincere le tappe e preparare gli appuntamenti successivi (un anno su due ci sono o Olimpiadi o Mondiali). Tutto il resto in secondo piano (anche se prima o poi sarebbe bello vederlo riprovare la generale in una Tirreno)
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:57
Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:47 Peraltro è ben più spinosa la questione di come correre il Tour rispetto all'opportunita di fare un paio di classiche in più.

È il Tour che stravolge la stagione di Van Aert, non la Liegi o il Lombardia a fine anno.

Quello delle classiche è, semmai, un problema per chi deve fare classifica generale nei GT. E anche in questo caso il concetto si presta a forzature.
Sono d'accordo. Se il problema lo tira fuori Vingegaard, che punta tutto al Tour, posso non essere d'accordo con lui, ma comprendo. A Van Aert invece che gli frega? Al limite, se proprio la Liegi dovesse rallentarne la preparazione per il Tour (aspetto di cui dubito onestamente), sarebbe quasi un bene perchè magari ciò gli consentirebbe di arrivare al finale di stagione un pò più fresco.
Ma infatti. A maggior ragione per come è strutturata questa stagione sarebbe folle non fare Amstel e Liegi, proprio folle. Svizzera come allenamento, Tour per le tappe e per avvicinarsi nel modo migliore al Mondiale
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

La Jumbo lo vuole al Tour al 110% per vincere il Tour e aiutare Vingegaard. Anch'io preferirei un Tour stile 2021 pre mondiale, ma non sarà così a meno di intoppi in preparazione. Il problema è che sembra stare bene anche a lui 🤷🏼‍♂️
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FCC 2018/19: 1°; Superprestige; Gran Combinata
FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Wout van Aert 2023

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Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 13:14 Anche se non siamo più negli anni '10, sono totalmente d'accordo con lucks.
Perchè sei anche tu un fan degli anni 10

Adesso raccontaci di quanto ha fatto bene Sagan a non partecipare alle Liegi perché doveva preparare per bene le classiche delle pietre.

In loop.

La cosa bella è che adesso quelli che danno a ragione a lucks si sentono dire da lucks che lui non ha detto quello, perché dopo otto ore di braccio di ferro ha aggiustato il tiro proprio perché l'esperienza degli anni 10 da sola basta a qualificare come cazzata la specializzazione di corridori che non hanno caratteristiche da specialisti.
È un fatto oggettivo, non un'opinione.
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chinaski89
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da chinaski89 »

Tranchée d'Arenberg ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:10
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 9:31 Comunque sono abbastanza d'accordo con chi dice che WVA dovrebbe allargare i propri obiettivi, credo anche io che al Fiandre gli manchi davvero qualcosa rispetto agli altri.

Tokyo e la Liegi dell'anno scorso sono più che un indizio.
Allargamento che non andrebbe a precludergli nulla. Cioè, i suoi obiettivi principali sono Fiandre e Roubaix. La Liegi per sua fortuna è in calendario 2 settimane dopo la Roubaix. Allora mi dico: se già l'anno scorso, con una condizione probabilmente inficiata dal covid e a soli 7 giorni dalla Roubaix, è riuscito a salire sul podio, perchè non correrla anche quest'anno?
Esattamente. Stesso discorso che si faceva per Sagan tra l'altro
O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
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Re: Wout van Aert 2023

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jumbo ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:16 Con questo ragionamento, Nibali non avrebbe mai vinto la Sanremo.
Appunto.
O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
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Re: Wout van Aert 2023

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fondamentalmente dovrebbe avere una squadra tutta per lui come VDP che gli permette di fare il Tour da cacciatore di tappe senza extra da gregario
lucks83
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Re: Wout van Aert 2023

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Walter_White ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 16:37 La Jumbo lo vuole al Tour al 110% per vincere il Tour e aiutare Vingegaard. Anch'io preferirei un Tour stile 2021 pre mondiale, ma non sarà così a meno di intoppi in preparazione. Il problema è che sembra stare bene anche a lui 🤷🏼‍♂️
Eh sì, è proprio quello il problema.
Sta bene anche a lui fare il mulo al Tour de France per 15-16 tappe su 21 e le altre 5 o 6 non è che si riposa: o è in fuga per la vittoria, o è comunque sotto sforzo per vincere.

Quando dicevo che qualcosa deve mollare, intendo proprio questo.
Questa primavera poteva prendere la Tirreno Adriatico come un allenamento, al pari di Van Der Poel, e non lo ha fatto.
Dopo Harelbeke si è sciroppato una Gand di 260 km al massimo sforzo, controvento e sotto l'acqua, per poi regalarla, mentre Pogacar e MVDP affinavano la condizione in vista del Fiandre.
Già questi due aspetti potrebbero anche solo in minima parte aver inficiato le prestazioni di Van Aert a Sanremo e Ronde.

Al Tour, se deve fare il mulo, che faccia solo quello e si disinteressi di maglia verde e altro, che non aggiunge nulla alla sua carriera, al contrario di un mondiale.
Wout è un corridore che ammiro moltissimo, per la sua capacità e voglia di essere sempre al 100% nelle gare in cui prende parte.
Forse però, considerando i fenomeni che si trova ad affrontare, sarebbe consigliabile per lui una gestione più oculata delle energie.
Questo non vuole dire, per me, che debba fare solo alcune corse, ma piuttosto che fare Harelbeke e Gand, a quel punto riposi, recuperi e si prepari a puntino per un trittico Fiandre- Amstel-Liegi che è sicuramente meglio.
lucks83
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 17:04
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 13:14 Anche se non siamo più negli anni '10, sono totalmente d'accordo con lucks.
Perchè sei anche tu un fan degli anni 10

Adesso raccontaci di quanto ha fatto bene Sagan a non partecipare alle Liegi perché doveva preparare per bene le classiche delle pietre.

In loop.

La cosa bella è che adesso quelli che danno a ragione a lucks si sentono dire da lucks che lui non ha detto quello, perché dopo otto ore di braccio di ferro ha aggiustato il tiro proprio perché l'esperienza degli anni 10 da sola basta a qualificare come cazzata la specializzazione di corridori che non hanno caratteristiche da specialisti.
È un fatto oggettivo, non un'opinione.
Primo, un consiglio.
Sei in ferie?
Goditi la bella giornata e magari fatti una tisana.
I tuoi nervi ne gioverebbero molto.

Davvero non capisco tutto questo nervosismo verso il prossimo.
Che poi, se non ti piace quello che dico, in effetti basterebbe ignorarmi.

Pace. :cincin:
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chinaski89
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Re: Wout van Aert 2023

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Senza offesa, ma fino a ieri dicevi proprio tutt'altro. Nulla di grave ovvio. I modi di Primo sono spesso improponibili, però in sto caso sul punto ha ragione
O figliuolo il meglio d'altri tempi/non era che la nostra giovinezza
Primo86
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Re: Wout van Aert 2023

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lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:00
Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 17:04
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 13:14 Anche se non siamo più negli anni '10, sono totalmente d'accordo con lucks.
Perchè sei anche tu un fan degli anni 10

Adesso raccontaci di quanto ha fatto bene Sagan a non partecipare alle Liegi perché doveva preparare per bene le classiche delle pietre.

In loop.

La cosa bella è che adesso quelli che danno a ragione a lucks si sentono dire da lucks che lui non ha detto quello, perché dopo otto ore di braccio di ferro ha aggiustato il tiro proprio perché l'esperienza degli anni 10 da sola basta a qualificare come cazzata la specializzazione di corridori che non hanno caratteristiche da specialisti.
È un fatto oggettivo, non un'opinione.
Primo, un consiglio.
Sei in ferie?
Goditi la bella giornata e magari fatti una tisana.
I tuoi nervi ne gioverebbero molto.

Davvero non capisco tutto questo nervosismo verso il prossimo.
Che poi, se non ti piace quello che dico, in effetti basterebbe ignorarmi.

Pace. :cincin:
Stacce, lucks83.

Hai sparato tre o quattro cazzate, sei stato messo spalle al muro e invece di dire "mi rendo conto di aver detto delle cazzate", come fanno tutti me compreso, ti sei dissociato da te stesso addirittura smentendo quelli che ti davano ragione perché non potevi più collocarti su quelle posizioni.

Io rido, scherzo, faccio il pagliaccio, parlo pure seriamente alle volte, ma non posso permettere a nessuno di insultare la mia intelligenza.

Se vuoi parlare di ciclismo io sono sempre disponibile però non provare a prendermi in giro.
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:05
lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:00
Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 17:04

Perchè sei anche tu un fan degli anni 10

Adesso raccontaci di quanto ha fatto bene Sagan a non partecipare alle Liegi perché doveva preparare per bene le classiche delle pietre.

In loop.

La cosa bella è che adesso quelli che danno a ragione a lucks si sentono dire da lucks che lui non ha detto quello, perché dopo otto ore di braccio di ferro ha aggiustato il tiro proprio perché l'esperienza degli anni 10 da sola basta a qualificare come cazzata la specializzazione di corridori che non hanno caratteristiche da specialisti.
È un fatto oggettivo, non un'opinione.
Primo, un consiglio.
Sei in ferie?
Goditi la bella giornata e magari fatti una tisana.
I tuoi nervi ne gioverebbero molto.

Davvero non capisco tutto questo nervosismo verso il prossimo.
Che poi, se non ti piace quello che dico, in effetti basterebbe ignorarmi.

Pace. :cincin:
Stacce, lucks83.

Hai sparato tre o quattro cazzate, sei stato messo spalle al muro e invece di dire "mi rendo conto di aver detto delle cazzate", come fanno tutti me compreso, ti sei dissociato da te stesso addirittura smentendo quelli che ti davano ragione perché non potevi più collocarti su quelle posizioni.

Io rido, scherzo, faccio il pagliaccio, parlo pure seriamente alle volte, ma non posso permettere a nessuno di insultare la mia intelligenza.

Se vuoi parlare di ciclismo io sono sempre disponibile però non provare a prendermi in giro.
Ciao Primo,
Penso che dopo questo tuo ultimo messaggio non valga più la pena provare a dialogare con te.
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 17:04
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 13:14 Anche se non siamo più negli anni '10, sono totalmente d'accordo con lucks.
Perchè sei anche tu un fan degli anni 10

Adesso raccontaci di quanto ha fatto bene Sagan a non partecipare alle Liegi perché doveva preparare per bene le classiche delle pietre.

In loop.

La cosa bella è che adesso quelli che danno a ragione a lucks si sentono dire da lucks che lui non ha detto quello, perché dopo otto ore di braccio di ferro ha aggiustato il tiro proprio perché l'esperienza degli anni 10 da sola basta a qualificare come cazzata la specializzazione di corridori che non hanno caratteristiche da specialisti.
È un fatto oggettivo, non un'opinione.
Ma che discorso è. Mi pare che siamo qui per parlare di uno stesso argomento, non per verificare se uno ha detto una totale cazzata o meno.

Cmq, sul fatto della non specializzazione ok. Ma io, ripeto, da semplice spettatore, cerco anche di considerare quali sono le ragioni delle scelte dei prof., che mi sembra fino a prova contraria scelgano comunque degli obiettivi.

Quanto a Nibali avete ragione, ha corso quasi una quindicina di volte sia Sanremo che Liegi, ho letto. Però ecco, proprio il fatto che non sempre sia presentato al top della forma, e che alla Sanremo che ha vinto pensava addirittura di non partecipare, ci fa vedere che anche per un campione la partecipazione alle monumento non è scontata, anche se noi preferiremmo il contrario.

Faccio un esempio opposto, su VDP. A me non è piaciuto ad esempio il ritiro dal tour di VDP nel 2021, dopo che aveva fatto fuoco e fiamme. Doveva prepararsi alle Olimpiadi imminenti, la sua scelta aveva una motivazione. Ma è anche questo l'esempio di una scelta di saltare qualcosa, anche da parte di chi dà spettacolo.
Ultima modifica di Claudio84 il martedì 4 aprile 2023, 18:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Wout van Aert 2023

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chinaski89 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:01 Senza offesa, ma fino a ieri dicevi proprio tutt'altro. Nulla di grave ovvio. I modi di Primo sono spesso improponibili, però in sto caso sul punto ha ragione
Perdonami, trovami un solo mio commento in cui dico che Wout deve rinunciare a certe corse perché tanto non le può vincere, e ti dò ragione.

Ho detto che deve mantenere il focus principale su quelle più adatte a lui, e se vuole provare a vincere corse che meno di adattano ai suoi mezzi , a quel punto che rinunci a qualche classica meno importante per arrivare più fresco, che ne so, a una Liegi.
Dove, lo confermo, per me parte in seconda fila rispetto a Remco e Tadej o Roglic, ma non ho mai detto che ci deve rinunciare perché è inutile che la corra.
Stesso discorso per il Lombardia, per me non lo vincerà mai, è una mia opinione legittima,, a meno di snaturarsi e calare di peso per essere alla pari di un Tadej, un Mas, un Vingegaard in salita.

Confermo per altro quello che ho detto su Sagan, Cancellara, Nibali e Valverde.
Non ho mai detto che hanno fatto bene a rinunciare a certe corse, ho detto che hanno semplicemente focalizzato i loro obiettivi su quelle che ritenevano più consone alle loro caratteristiche, in accordo con le loro squadre.
Ho anche detto che non sono d'accordo sul fatto che bisogna dare la colpa ai loro team manager o ai corridori stessi per avere fatto queste rinunce: primo perché non abbiamo la controprova che sarebbero state esperienze vincenti, secondo perché non abbiamo nemmeno la contro-controprova che , partecipando a tutto, sarebbero riusciti poi ad arrivare freschi e in forma agli appuntamenti che li hanno visti trionfare.
Ho anche detto che, pur con le relative differenze rispetto agli anni 10, la specializzazione nel ciclismo di oggi non è scomparsa.
L'unico che salta dai GT, alle pietre, alle classiche facili come la Sanremo a quelle difficilissime come Liegi e Lombardia è quel fenomeno di Pogacar.
Ma è una cosa a parte rispetto agli altri.
Non mi pare che i team manager della Alpecin siamo in discussione con MVDP per fargli fare la Liegi o il Lombardia.
Come alla Jumbo non spingono Van Aert per farglielo correre.
Lefevere non manda Remco sulle pietre, anche lì ci sarà un motivo, penso io.
Come Gianetti non manda, per ora, Tadej alla Roubaix.
Gli stessi Pedersen, Laporte, Asgren, Van Baarle non mi pare si siano mai iscritti a una Liegi o a un Lombardia.
Segno che i corridori e le loro squadre scelgono ancora le corse che ritengono in linea con i propri parametri.
L'unico, a parte Tadej, che può ampliare il suo spettro di corse potenzialmente vincenti è Wout, ma, sempre a parere mio, deve organizzarle con un calendario più mirato e rinunciando a qualcosina.
Mi sembra abbastanza chiaro come concetto.


Se poi mi si vuole mettere in bocca cose che non ho detto, non è colpa mia.
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Re: Wout van Aert 2023

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lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34
chinaski89 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:01 Senza offesa, ma fino a ieri dicevi proprio tutt'altro. Nulla di grave ovvio. I modi di Primo sono spesso improponibili, però in sto caso sul punto ha ragione
Perdonami, trovami un solo mio commento in cui dico che Wout deve rinunciare a certe corse perché tanto non le può vincere, e ti dò ragione.

Ho detto che deve mantenere il focus principale su quelle più adatte a lui, e se vuole provare a vincere corse che meno di adattano ai suoi mezzi , a quel punto che rinunci a qualche classica meno importante per arrivare più fresco, che ne so, a una Liegi.
Dove, lo confermo, per me parte in seconda fila rispetto a Remco e Tadej o Roglic, ma non ho mai detto che ci deve rinunciare perché è inutile che la corra.
Stesso discorso per il Lombardia, per me non lo vincerà mai, è una mia opinione legittima,, a meno di snaturarsi e calare di peso per essere alla pari di un Tadej, un Mas, un Vingegaard in salita.
guarda che sul mikuni pass, 5/6 km al 10%, è passato con i primi
c'erano pogacar carapaz e tutti i migliori scalatori

il civiglio è molto simile
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Re: Wout van Aert 2023

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nurseryman ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:43
lucks83 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34
chinaski89 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:01 Senza offesa, ma fino a ieri dicevi proprio tutt'altro. Nulla di grave ovvio. I modi di Primo sono spesso improponibili, però in sto caso sul punto ha ragione
Perdonami, trovami un solo mio commento in cui dico che Wout deve rinunciare a certe corse perché tanto non le può vincere, e ti dò ragione.

Ho detto che deve mantenere il focus principale su quelle più adatte a lui, e se vuole provare a vincere corse che meno di adattano ai suoi mezzi , a quel punto che rinunci a qualche classica meno importante per arrivare più fresco, che ne so, a una Liegi.
Dove, lo confermo, per me parte in seconda fila rispetto a Remco e Tadej o Roglic, ma non ho mai detto che ci deve rinunciare perché è inutile che la corra.
Stesso discorso per il Lombardia, per me non lo vincerà mai, è una mia opinione legittima,, a meno di snaturarsi e calare di peso per essere alla pari di un Tadej, un Mas, un Vingegaard in salita.
guarda che sul mikuni pass, 5/6 km al 10%, è passato con i primi
c'erano pogacar carapaz e tutti i migliori scalatori

il civiglio è molto simile
Lo so.
Però c'è anche da dire che è arrivato sul Mikuni pass con la forma strepitosa del Tour.
E che tutti i primi classificati di quel giorno uscivano dal Tour.
È possibile per Wout arrivare con la stessa strepitosa forma al Lombardia?
Magari si, posso anche dirlo.
Ma il punto è allora, come dicevo, che deve mollare qualcosa prima, altrimenti al Lombardia ci arriva logorato...
Primo86
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Re: Wout van Aert 2023

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Ma che cazzo c'entra Pedersen con il Lombardia? :lol:

O Asgreen.
Asgreen peraltro, che è già un corridore meno poliedrico rispetto a Van Aert, perché meno dotato in salita, l'anno scorso da Strade Bianche e Amstel e fa bene in entrambe.

Del resto quando si parla di anni '10 non si isola, come errore, quello di aver impedito a Terpstra di fare le volate ad Ans! :lol:

Detto che una di quelle Liegi l' ha vinta Jungels se proprio vogliamo dirla tutta :lol:
Primo86
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Primo86 »

Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34 ripeto, da semplice spettatore, cerco anche di considerare quali sono le ragioni delle scelte dei prof., che mi sembra fino a prova contraria scelgano comunque degli obiettivi.


Devo scomodare nuovamente Monsieur La Palice.
È chiaro che si scelgono degli obiettivi, mica si stila un calendario ad minchiam.
Il discorso verte appunto su questo.
La limitazione di questi obiettivi quanto deve essere ampia?
Per corridori che hanno caratteristiche di all-rounder isolare obiettivi specifici deve escludere la possibilità di giocarsi le proprie carte in altre corse o ha più senso stilare obiettivi diversi e adattabili alle proprie caratteristiche poliedriche?
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34 Quanto a Nibali avete ragione, ha corso quasi una quindicina di volte sia Sanremo che Liegi, ho letto. Però ecco, proprio il fatto che non sempre sia presentato al top della forma, e che alla Sanremo che ha vinto pensava addirittura di non partecipare, ci fa vedere che anche per un campione la partecipazione alle monumento non è scontata, anche se noi preferiremmo il contrario.


Ma che non sia scontata è un dato.
Non si vuole arrivare a capire la resistenza di quello che è un presupposto, ma trovare esempi e argomenti per vincere quella resistenza.
Non si vuole dire "eh ma Sagan ha fatto bene a non considerare il percorso di Rio perché per lui troppo impegnativo", si vuole mettere in evidenza come Van Avermaet abbia seccamente smentito quella valutazione.
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34 Faccio un esempio opposto, su VDP. A me non è piaciuto ad esempio il ritiro dal tour di VDP nel 2021, dopo che aveva fatto fuoco e fiamme. Doveva prepararsi alle Olimpiadi imminenti, la sua scelta aveva una motivazione. Ma è anche questo l'esempio di una scelta di saltare qualcosa, anche da parte di chi dà spettacolo.
In uno dei primissimi post di questa discussione parlavo di problema culturale.
Me lo stai confermando che di problema culturale si tratta.
Se tutto il discorso or ora fatto implica una valutazione di sacrificio, se, cioè, per selezionare qualcosa si deve rinunciare a qualcos'altro, cosa sarebbe utile, bello, sano e giusto che si sacrificasse?
Anzitutto il meno possibile, che è la struttura del presente discorso.
Né chili, né corse, né fidanzate a casa. Forse qualche allenamento, anche se qualcuno storcerà il naso perché sul Teide effettivamente c'è un bel clima, diciamo così.

Ma se proprio proprio si deve sacrificare qualcosa, partiamo dalla classica in coda a tutte le altre o dieci giorni finali di un Tour che non aggiungerebbero nulla alla levatura di certi corridori?

Se però per Claudio84 dodici giorni di Tour di Van der Poel non vengono percepiti come un'esibizione rinunciabile ma come l'occasione per regalare qualche impennata e "dare spettacolo" (figa), è chiaro che manca la sensibilità per percepire tutti gli elementi di questo balancing.

Ora, cortesemente, non mi si venga a dire che però il Tour paga e che quindi ci sono ragioni economiche dietro. Lo so da me. Anche qui, è un presupposto.
È il presupposto vincibile, anzi.
Però mi pare che stiamo parlando di Van der Poel che si sottrae a quella situazione lì (sebbene l'anno seguente ne corre addirittura due, ma lasciamo perdere).
E che dimostra, quindi, che in linea puramente teorica è possibile farlo.

E che con un assetto di interessi diverso quello che appare un quadro romantico diventa un quadro dannatamente reale. A cui agganciare tutte le considerazioni tecniche del caso, che abbiamo abbondantemente fatto.
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Wout van Aert 2023

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Walter_White ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 16:37 La Jumbo lo vuole al Tour al 110% per vincere il Tour e aiutare Vingegaard. Anch'io preferirei un Tour stile 2021 pre mondiale, ma non sarà così a meno di intoppi in preparazione. Il problema è che sembra stare bene anche a lui 🤷🏼‍♂️
E qui ci starebbe bene una bestemmia se fossimo al bar. :diavoletto:

Pare che a Wout vada bene sempre tutto:

1) fare da gregario;
2) regalare corse ai compagni;
3) fare a meno dei compagni quando questi sarebbero utili a lui.

Van Aert sta diventando una onlus :D
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Claudio84
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 19:18
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34 Quanto a Nibali avete ragione, ha corso quasi una quindicina di volte sia Sanremo che Liegi, ho letto. Però ecco, proprio il fatto che non sempre sia presentato al top della forma, e che alla Sanremo che ha vinto pensava addirittura di non partecipare, ci fa vedere che anche per un campione la partecipazione alle monumento non è scontata, anche se noi preferiremmo il contrario.

Ma che non sia scontata è un dato.
Non si vuole arrivare a capire la resistenza di quello che è un presupposto, ma trovare esempi e argomenti per vincere quella resistenza.
Non si vuole dire "eh ma Sagan ha fatto bene a non considerare il percorso di Rio perché per lui troppo impegnativo", si vuole mettere in evidenza come Van Avermaet abbia seccamente smentito quella valutazione.
Claudio84 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 18:34 Faccio un esempio opposto, su VDP. A me non è piaciuto ad esempio il ritiro dal tour di VDP nel 2021, dopo che aveva fatto fuoco e fiamme. Doveva prepararsi alle Olimpiadi imminenti, la sua scelta aveva una motivazione. Ma è anche questo l'esempio di una scelta di saltare qualcosa, anche da parte di chi dà spettacolo.
In uno dei primissimi post di questa discussione parlavo di problema culturale.
Me lo stai confermando che di problema culturale si tratta.
Se tutto il discorso or ora fatto implica una valutazione di sacrificio, se, cioè, per selezionare qualcosa si deve rinunciare a qualcos'altro, cosa sarebbe utile, bello, sano e giusto che si sacrificasse?
Anzitutto il meno possibile, che è la struttura del presente discorso.
Né chili, né corse, né fidanzate a casa. Forse qualche allenamento, anche se qualcuno storcerà il naso perché sul Teide effettivamente c'è un bel clima, diciamo così.
Capisco l'intenzione di trovare casi che facciano superare il presupposto del "si è sempre fatto così". In questo concordo con te sul senso della conversazione, ed è per questo che trovo interessanti i tuoi spunti.

Ciò che mi pare riduttivo è porre l'equazione: corridore polivalente = può/deve correre tutto, basta che rinunci solo a qualche allenamento o a qualche altro giorno di corsa "rinunciabile". Ecco diciamo che su questo sono scettico.

Mettendoci nei panni dei prof, pure a me intristisce quando saltano una corsa, magari importante, perché stanno sul Teide ad allenarsi. Ma evidentemente se lo fanno pensano che gli possa servire per eccellere in altre occasioni.
Ecco, questo sarebbe il punto su cui fermarsi (e qui mi fermo io perché non ho nessuna competenza a riguardo).
Ma se proprio proprio si deve sacrificare qualcosa, partiamo dalla classica in coda a tutte le altre o dieci giorni finali di un Tour che non aggiungerebbero nulla alla levatura di certi corridori?
Se la metti sul piano della levatura del corridore la risposta è ovvia. Questo discorso però è pericoloso, perchè è lo stesso, all'opposto, che facciamo quando ci lamentiamo (magari non tu, non so) che i velocisti si ritirano dal Giro per preparare il Tour: siccome le volate del Tour aggiungono levatura a un corridore piuttosto che spremersi per superare le Alpi e fare un'ultima volata al Giro, accettiamo il ritiro? Preciso che non ho una risposta al riguardo.

Da ultimo. L'esempio sul ritiro di VDP dal tour per preparare l'Olimpiade non implicava un giudizio. Comprendo benissimo le ragioni tecniche, le giustifico anche. Ma potrò dire che da spettatore del Tour non mi è piaciuto?!
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Re: Wout van Aert 2023

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Alla Roubaix non è stato mai il più forte. Nemmeno tanto fortunato ma non possiamo finora dire che si è mai giocato la vittoria.
Alla Roubaix è importante esserci che prima o poi il colpo grosso lo darà.
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Re: Wout van Aert 2023

Messaggio da leggere da Walter_White »

Salvatore77 ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 7:41 Alla Roubaix non è stato mai il più forte. Nemmeno tanto fortunato ma non possiamo finora dire che si è mai giocato la vittoria.
Alla Roubaix è importante esserci che prima o poi il colpo grosso lo darà.
Nel 2019 era almeno alla pari con Gilbert e Politt. Si fece 20 km di inseguimento da solo post foresta con i gregari tranquilli intorno a Teunissen e quando partí l'azione buona aveva il 53 rotto. Nel finale ovviamente ha pagato tutto quanto
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Re: Wout van Aert 2023

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pereiro2982 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 17:34 fondamentalmente dovrebbe avere una squadra tutta per lui come VDP che gli permette di fare il Tour da cacciatore di tappe senza extra da gregario
D'accordissimo
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 16:05
StipemdioXTutti ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:14
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 9:31 Comunque sono abbastanza d'accordo con chi dice che WVA dovrebbe allargare i propri obiettivi, credo anche io che al Fiandre gli manchi davvero qualcosa rispetto agli altri.

Tokyo e la Liegi dell'anno scorso sono più che un indizio.
Io invece sono d'accordo con Lucks83: gli obiettivi di WVA sono fin troppo larghi.
Per me è nato per gare come il Tour de France per vincere la classifica a punti e vincere 4-5 tappe con una decina di podi. Non è così dissimile come caratteristiche da un Ganna, con la differenza che è cresciuto nel ciclocross, che gli ha dato più capacità di guida e più vicinanza alle distanze da strada.
Ma super chissenefrega della maglia verde (l'ha già vinta una volta, bon, non serve replicare). Un corridore di quel talento deve piuttosto lasciar perdere Delfinato e menate varie per fare TUTTE le classiche. Chiaro che un anno dovrà saltare l'Amstel, magari, per non arrivare alla Liegi con il fiato corto, ma il concetto è quello: puntare a qualunque gara di un giorno del calendario mondiale e il Tour correrlo per vincere le tappe e preparare gli appuntamenti successivi (un anno su due ci sono o Olimpiadi o Mondiali). Tutto il resto in secondo piano (anche se prima o poi sarebbe bello vederlo riprovare la generale in una Tirreno)
Infatti con la maglia verde non entra nella leggenda, ma sarebbe la conseguenza di un Tour corso da assoluto protagonista. Per il resto sono abbastanza d'accordo, il Delfinato è troppo duro, non sarebbe indicato utilizzare tante energie per quella corsa.
Ecuadoriani - Nizzolo - Alaphilippe - Pidcock - Barale - Ciabocco - Landa - Milan - Muzic - Dainese
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Re: Wout van Aert 2023

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Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:30
StipemdioXTutti ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:14
Tour de Berghem ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 9:31 Comunque sono abbastanza d'accordo con chi dice che WVA dovrebbe allargare i propri obiettivi, credo anche io che al Fiandre gli manchi davvero qualcosa rispetto agli altri.

Tokyo e la Liegi dell'anno scorso sono più che un indizio.
Io invece sono d'accordo con Lucks83: gli obiettivi di WVA sono fin troppo larghi.
Per me è nato per gare come il Tour de France per vincere la classifica a punti e vincere 4-5 tappe con una decina di podi. Non è così dissimile come caratteristiche da un Ganna, con la differenza che è cresciuto nel ciclocross, che gli ha dato più capacità di guida e più vicinanza alle distanze da strada.
Quindi cosa dovrebbe fare secondo te?
Mollare classifiche e salite lunghe e cercare di guadagnare in esplosività. Quindi crono, volate di gruppo, Roubaix e classiche per velocisti resistenti.
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Gimbatbu
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Re: Wout van Aert 2023

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Penso che abbia fatto un grande errore a regalare la Gand, che il Fiandre non era alla sua portata qualsiasi tattica avesse fatto la Jumbo, mentre lo vedo favorito num. 1 per la Roubaix. Sulla sua accondiscendenza a qualsiasi situazione di cui parlava Tranchee penso che sia un abile promotore di sé stesso e badi molto all' aspetto pratico delle cose. Mi stupì molto leggere che nella tabella degli ingaggi nei cross prendeva più di MVDP.
nurseryman
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Re: Wout van Aert 2023

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StipemdioXTutti ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 8:54
Primo86 ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:30
StipemdioXTutti ha scritto: martedì 4 aprile 2023, 10:14

Io invece sono d'accordo con Lucks83: gli obiettivi di WVA sono fin troppo larghi.
Per me è nato per gare come il Tour de France per vincere la classifica a punti e vincere 4-5 tappe con una decina di podi. Non è così dissimile come caratteristiche da un Ganna, con la differenza che è cresciuto nel ciclocross, che gli ha dato più capacità di guida e più vicinanza alle distanze da strada.
Quindi cosa dovrebbe fare secondo te?
Mollare classifiche e salite lunghe e cercare di guadagnare in esplosività. Quindi crono, volate di gruppo, Roubaix e classiche per velocisti resistenti.
oppure calare di 2 kg e diventare corridore da gt
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Salvatore77
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Re: Wout van Aert 2023

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Walter_White ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 8:19
Salvatore77 ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 7:41 Alla Roubaix non è stato mai il più forte. Nemmeno tanto fortunato ma non possiamo finora dire che si è mai giocato la vittoria.
Alla Roubaix è importante esserci che prima o poi il colpo grosso lo darà.
Nel 2019 era almeno alla pari con Gilbert e Politt. Si fece 20 km di inseguimento da solo post foresta con i gregari tranquilli intorno a Teunissen e quando partí l'azione buona aveva il 53 rotto. Nel finale ovviamente ha pagato tutto quanto
Magari è stato come dici tu, però alla Roubaix è raro (non impossibile) vincere quell'unica volta che sei il più forte. Se penso a Ballerini per esempio, ne ha solo 2.
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Re: Wout van Aert 2023

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Alla Roubaix in realtà è sempre andato fortissimo, molto più di quanto dicano i risultati (che nel complesso sono migliori al Fiandre, per dire). Nel 2018 si sarebbe giocato il podio senza sfiga nel finale, il 2019 lo conosciamo tutti e l'anno scorso non fu il più forte nel finale, però senz'altro spese troppe energie da lontanissimo prima per chiudere il buco dopo la Foresta e poi per ricucire sul drappello dei big dopo la foratura in un tratto importante
pietro ha scritto: mercoledì 7 luglio 2021, 13:46 Continuo a non capire WVA. Era meglio se avesse perso altro tempo per potersi inserire nelle fughe dei prossimi giorni. Soprattutto ora che la Ineos li tiene a portata
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Re: Wout van Aert 2023

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Salvatore77 ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 18:12
Walter_White ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 8:19
Salvatore77 ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 7:41 Alla Roubaix non è stato mai il più forte. Nemmeno tanto fortunato ma non possiamo finora dire che si è mai giocato la vittoria.
Alla Roubaix è importante esserci che prima o poi il colpo grosso lo darà.
Nel 2019 era almeno alla pari con Gilbert e Politt. Si fece 20 km di inseguimento da solo post foresta con i gregari tranquilli intorno a Teunissen e quando partí l'azione buona aveva il 53 rotto. Nel finale ovviamente ha pagato tutto quanto
Magari è stato come dici tu, però alla Roubaix è raro (non impossibile) vincere quell'unica volta che sei il più forte. Se penso a Ballerini per esempio, ne ha solo 2.
Su quello son d'accordo, oltre alle gambe deve girare tutto giusto
FCC 2019/20: rit.
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FCC 2017/18: 3°; Trofeo dei titoli; Campionato Europeo Donne Elite, Campionato del Mondo Donne Elite, ROTY
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 18:20 Alla Roubaix in realtà è sempre andato fortissimo, molto più di quanto dicano i risultati (che nel complesso sono migliori al Fiandre, per dire). Nel 2018 si sarebbe giocato il podio senza sfiga nel finale, il 2019 lo conosciamo tutti e l'anno scorso non fu il più forte nel finale, però senz'altro spese troppe energie da lontanissimo prima per chiudere il buco dopo la Foresta e poi per ricucire sul drappello dei big dopo la foratura in un tratto importante
Hai ragione (sulla Roubaix rispetto al Fiandre). Ma lui va (quasi) sempre forte. Anche domenica per dire, con una prestazione sottotono, non è che sia andato piano. È riuscito a chiudere su una fuga che aveva 3 minuti a 60 km dall'arrivo con dentro Asgreen e Pedersen. Nessun altro* ci è riuscito e chi ci ha provato, come Pidcock, è rimbalzato malissimo.
Il problema è che trova sempre uno più forte. O, in questo caso, due.

* Nessuno tranne Mathieu e Tadej ovviamente :D
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Tranchée d'Arenberg
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Re: Wout van Aert 2023

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Walter_White ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 8:19
Salvatore77 ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 7:41 Alla Roubaix non è stato mai il più forte. Nemmeno tanto fortunato ma non possiamo finora dire che si è mai giocato la vittoria.
Alla Roubaix è importante esserci che prima o poi il colpo grosso lo darà.
Nel 2019 era almeno alla pari con Gilbert e Politt. Si fece 20 km di inseguimento da solo post foresta con i gregari tranquilli intorno a Teunissen e quando partí l'azione buona aveva il 53 rotto. Nel finale ovviamente ha pagato tutto quanto
Sei troppo severo. Perchè fermare Teunissen che poi ottenne un eccezionale 7° posto per attendere il capitano? :diavoletto:

Ovviamente nulla contro il buon Mike, mica è colpa sua se la Jumbo in ammiraglia ha dei DS poco capaci (e sono stato magnanimo) ?
pietro ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 18:20 Alla Roubaix in realtà è sempre andato fortissimo, molto più di quanto dicano i risultati (che nel complesso sono migliori al Fiandre, per dire). Nel 2018 si sarebbe giocato il podio senza sfiga nel finale, il 2019 lo conosciamo tutti e l'anno scorso non fu il più forte nel finale, però senz'altro spese troppe energie da lontanissimo prima per chiudere il buco dopo la Foresta e poi per ricucire sul drappello dei big dopo la foratura in un tratto importante
D'accordo con te, come sempre. L'anno scorso perse anche meritatamente per la megadormita fatta in compagnia di Van der Poel. Nel finale effettivamente Van Baarle andò anche più forte ma Wout fece praticamente 200 km ad inseguire. La storia recente della Roubaix ci ha dimostrato che una corsa ad inseguimento è veramente deleteria. Bisogna stare nelle prime posizioni del gruppo da subito.

La Roubaix è la classica che a mio avviso più si adatta al motore di Van Aert. Qui non ci sono muri dove Van der Poel può piazzare il suo scatto bruciante o in cui Pogacar può fare la differenza. Se corre come deve (e qui, ahimè, ho i soliti dubbi) domenica parte da favorito. E' quasi superfluo dire che poi ci sono mille variabili che possono irrompere cambiando le carte in tavola. Ma il presupposto di partenza è che debba correre da leader e senza fare disastri tattici.
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Salvatore77
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Re: Wout van Aert 2023

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pietro ha scritto: mercoledì 5 aprile 2023, 18:20 Alla Roubaix in realtà è sempre andato fortissimo, molto più di quanto dicano i risultati (che nel complesso sono migliori al Fiandre, per dire). Nel 2018 si sarebbe giocato il podio senza sfiga nel finale, il 2019 lo conosciamo tutti e l'anno scorso non fu il più forte nel finale, però senz'altro spese troppe energie da lontanissimo prima per chiudere il buco dopo la Foresta e poi per ricucire sul drappello dei big dopo la foratura in un tratto importante
La Roubaix è così, però queste cose succedono a molti quel giorno. Se ricordiamo solo quelle di Van Aert sembra che sia l'unico sfortunato.
Resto dell'idea che fin'ora non ha mai meritato di vincere una Roubaix e non l'ha vinta.
Al Fiandre invece almeno una volta si è giocata la vittoria ma è arrivato secondo.
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