frcre ha scritto: ↑lunedì 22 luglio 2024, 6:18
Peccato che la Champions league l'hanno vinta 5 squadre diverse negli ultimi 6 anni.
E quelli più ricchi (Il PSG) ne hanno vinte 0 in una decina d'anni di investimenti.
E gli altri ricchi (il city) ne hanno vinta una dopo un decennio abbondante di tentativi.
Comunque nel ciclismo come in tutti gli altri sport generalmente il più forte va a correre/giocare da chi ha più soldi e di conseguenza chi ha più soldi ha maggiori probabilità di vincere.
Ma oggi come 10, 20, 30 o 50 anni fa.
Cambiano i ricchi, oggi sono gli sceicchi, prima erano altri, ma non cambia la sostanza.
Per quanto riguarda il thread, non é un opinione espressa in modo rispettoso, ma é uno sparare a zero contro un corridore.
Tutto il pippone sarebbe riassumibile in un semplice mi sta sul c...o Pogacar, ora vince sempre lui, quindi non guardo più le corse.
Per carità ognuno é liberissimo di esprimere il proprio pensiero, anzi io sono pure contrario a un eccessiva moderazione delle discussioni, ma per come uno é libero di dire la sua, gli altri sono liberi di dire che secondo la loro altrettanto rispettabile opinione ciò che é stato scritto é una grande stronzata.
Poi se si leggono frasi del tipo Pantani anche se si dopava va bene perché almeno faticava, mi pare il minimo far notare che il buon Pogacar non ha faticato quest'anno perché era nettamente superiore e il suo rivale non era al meglio, ma ha faticato e pure tanto nei due precedenti tour.
Quest'anno non ha faticato Pogacar, ma hanno faticato tutti gli altri.
E anche Pogacar ha avuto il suo filo da torcere nelle prime due settimane.
Poi é da una ventina d'anni che viene criticata l'eccessiva specializzazione, i corridori che fanno solo il tour, i trenini, gli scattini all'ultimo km, le Liegi vinte in volata, i corridori costruiti in laboratorio ecc ecc...
Ora arriva uno che ci riporta a un ciclismo epico, che corre per vincere da febbraio a ottobre, che fa sia le classiche che i grandi giri, che addirittura ne corre e vince due lo stesso anno, che vince le corse attaccando a 50-60-70 km dal traguardo.
E ovviamente non va bene neanche lui perché é troppo forte e vince sempre lui, sai che noia.
Che poi non é neanche vero che vince sempre lui, 2 tour li ha persi, l'olimpiade pure, i mondiali pure, le san remo pure, un Fiandre pure.
Quest'anno sta avendo la stagione della consacrazione e invece di applaudire il corridore che si stava aspettando da decenni lo si insulta.
Si insinua che gli sceicchi ricchi e cattivi abbiano trovato la nuova pozione magica per farlo vincere.
Quando invece viene da una crescita esponenziale, ma tutto sommato lineare, dal primo anno da professionista a oggi che a 25/26 anni sta raggiungendo il suo massimo livello com'é nell'ordine delle cose.
Poi la fortuna ha voluto che nel suo stesso periodo sia nato vingegaard, uno in grado di sfidarlo e pure batterlo al tour, che il prossimo anno tornerà più carico che mai.
Evenepoel altro straordinario interprete che fosse nato 10/15 anni fa avrebbe segnato un epoca di successi, ma purtroppo per lui si trova fenomeni contro sia nei GT che nelle classiche.
Van der Poel, strepitoso interprete delle classiche in grado di battere il fenomeno nel suo terreno.
Poi si critica il tourcentrismo, sempre esistito.
Anzi il giro d'Italia che prima era un campionato nazionale tra gli italiani che al tour faticavano a fare una top ten, ora attira (e paga) qualche big.