lucks83 ha scritto: ↑martedì 15 aprile 2025, 8:25
Pantani the best ha scritto: ↑martedì 15 aprile 2025, 4:59
lucks83 ha scritto: ↑martedì 15 aprile 2025, 2:08
Va bene man, ho proprio detto che Jordan è il GOAT indiscusso fin da subito.
Solitamente per avere ragione la gente mette in bocca agli altri parole che non ha detto.
Vedo che anche in questo caso funziona così.
Non sono di certo stato io a cominciare a contestualizzare il perché uno ha vinto sempre e l'altro meno.
Io mi limito ai fatti, e uno è stato letteralmente dominante ad ogni post season giocata, l'altro ha avuto alcuni passaggi a vuoto, che nulla tolgono alla sua grandezza ma che portano l'opinione pubblica in generale a ricordarli.
Se poi se vogliamo far passare il concetto che gli avversari di Jordan erano scarsi o giù di lì e quell di Le Bron dei giganti insormontabili, alzo le mani perché allora si finisce come nell'altra discussione sugli "avversari scarsi di Merckx ".
Come pure il fatto di far passare Jordan per un miracolato o quasi al quale hanno costruito gli altri una squadra da titolo, mentre lui si crogiolava o quasi senza far nulla, giusto?
I geni Krause, Phil Jackson e Winter non è che nel frattempo ne hanno fatto la pietra d'angolo su cui costruire una dinastia giusto?
Phil Jackson per esempio era un genio assoluto del basket e della gestione dei giocatori, ma pure lui non era Dio che cava il sangue dalle rape... ha vinto quando ha avuto i giocatori forti a disposizione e li ha gestiti benissimo, a NY invece ha fatto disastri.
LeBron ho subito scritto che è più completo come giocatore, è migliore come all around, e passi pure il concetto che magari è stato sfortunato nella sua prima esperienza Cavs dove non gli hanno costruito un roster decente attorno.
Ma nel suo secondo periodo Cavs e soprattutto ora ai Lakers ha potuto mettere il naso in qualunque scelta dirigenziale e tecnica per la costruzione dei roster della squadra.
Ha contribuito a scegliere e a cambiare allenatori, e giocatori e GM.
In fase di free agency quanti grandi campioni è riuscito a portare dalla sua parte, nonostante i suoi buoni uffici, i suoi buon rapporti con tutti e un agenzia di gestione giocatori potentissima come quella di Rich Paul, di cui è praticamente socio e una piazza attrattiva come Los Angeles?
Irving a un certo punto si è stufato di essere la sua spalla.
Chi è riuscito a convincere a prenderne il posto?
Un Thomas finito, un Rose in crisi totale e un Wade agli sgoccioli.
In 7 anni di Lakers l'unica star che ha convinto a unirsi a lui in un mercato come quello di L.A. è stato Davis, non a caso con lo stesso procuratore, senpre tale Rich Paul.
Ha fatto dei Lakers la sua succursale privata al punto tale da sperperare una pick al secondo giro per giocare con l'imbarazzante Bronny.
E non dirmi che le scelte al secondo giro non valgono nulla perché Reaves è letteralmente un undrafted, per esempio..
Si può pescare bene anche lì.
Insomma, se in 22 anni di carriera strabiliante non sei mai riuscito a contornati di star con lo scopo di costruire un team più forte degli altri, e sei andato a Miami per fare prima, qualche piccola colpa ce l'avrai anche tu no? O è solo colpa dei general manager?
Curry fece lo sconto ai Warriors per permettergli di firmare Durant, per esempio.
Questo nulla toglie al valore del giocatore, ovviamente, ma non si può ridurre tutto al fatto che uno è stato più fortunato dall'altro per i roster avuti a disposizione, soprattutto quando è più di 10 anni che LeBron ha diritto di parola su ogni mossa che fa la società per cui gioca, a parte questa ultima di Doncic.
Spero di chiuderla qui, senza che tu ti senta offeso o altro.
Alla fine stiamo parlando di due fenomeni che è solo questione di gusti, in fondo.
Anche qui è tutto esilarante proprio perché quello che sta continuamente mettendo in bocca agli altri parole che non sono state poste in quei termini sei proprio tu.
Esempio "Jordan per un miracolato o quasi al quale hanno costruito gli altri una squadra da titolo, mentre lui si crogiolava o quasi senza far nulla, giusto?"
Chi ha mai detto che Jordan non ha avuto alcun merito in quella escalation dei Bulls.
Il problema è che se non hai materiale umano all'altezza da sviluppare hai voglia a cavare il sangue dalle rape.
Nessuno ha parlato di Jordan come di un miracolato ma di uno trovatosi in una situazione più fortunosa comparata a quella di LeBron, anche qui sono due concetti differenti che tu cerchi di manipolare a tuo modo per trasformare una verità incontrovertibile (Jordan più fortunato) in una falsità (Jordan miracolato).
Visto che ti piace parlare di fatti senza contestualizzare alcunché, allora è un fatto che Jordan prima che i Bulls gli affiancassero Pippen e Grant non aveva ancora vinto una singola serie di playoff in 3 partecipazioni con un record complessivo di 1-9, ignorando deliberatamente che con quel supporting cast opposto a quel tipo di avversari (tra cui due volte i Celtics di Bird, McHale, Parish ecc.) non avrebbe potuto ottenere di più.
Io non mi abbasso a questo modo di giudicare con superficialità le cose come fai tu solo per portare acqua al proprio mulino.
Tu hai affermato che Jordan quando ha iniziato a vincere non si è più fermato a differenza di LeBron che vinceva a intermittenza, e mi sembra il minimo contestualizzare le cose all'interno di uno sport che, qualora non te ne fossi accorto, è uno sport di squadra e come tale il destino non lo determina solo un singolo giocatore ma tutto il contesto tra compagni e opposizione.
"Io mi limito ai fatti, e uno è stato letteralmente dominante ad ogni post season giocata"
Questo non è assolutamente un fatto, evidentemente hai un concetto distorto di cosa voglia effettivamente dire dominare.
Esempio quando affrontò i Pistons di Daly inizialmente non andò neanche vicino dal dominare quelle serie indipendentemente dall'esito della serie che vide i suoi Bulls perdenti.
"In fase di free agency quanti grandi campioni è riuscito a portare dalla sua parte, nonostante i suoi buoni uffici, i suoi buon rapporti con tutti e un agenzia di gestione giocatori potentissima come quella di Rich Paul, di cui è praticamente socio e una piazza attrattiva come Los Angeles?"
Esattamente quali campioni avrebbe dovuto convincere a firmare in free agency considerando che nella stragrande maggioranza dei casi non si ha lo spazio necessario per firmare simili profili?
L'unica eccezione nella sua esperienza a LA fu la free agency 2019 dove i Lakers decisero di attendere fino all'ultimo la decisione di Leonard anche a costo di negarsi altre opportunità.
Quando era a Miami nonostante sempre un cap intasato dai contratti dei big three (e visto che parli di sconto lui per permettere a Miami di firmare lui e Bosh decise di prendere leggermente meno del max) quegli Heat negli anni riuscirono a firmare alcuni dei free agent più ambiti tra cui Ray Allen reduce dalla sua esperienza ai Celtics che erano i rivali in quei anni di Miami.
I Lakers con lui hanno firmato Rondo, ma anche due profili come Schroeder e Harrell che erano reduci da una stagione in cui erano stati il sesto uomo dell'anno e il vice sesto uomo dell'anno.
Ma in generale non capisco questa contestazione al LeGM che io sono stato il primo a sottolineare a riprova che a differenza tua nel dibattito non ragiono a senso unico per partito preso facendo continuamente passare la controparte (Jordan) come l'eroe perfetto e immacolato.
Così come questo reiterato modus operandi di addebitare il peso delle responsabilità dei suoi insuccessi a lui.
È assolutamente folle addebitare una qualsiasi responsabilità a lui nella sua prima esperienza ai Cavs, prima esperienza ai Cavs che era il pretesto iniziale da quando hai cominciato ad alludere alla sua incapacità di generare una dinastia partendo dalle fondamenta.
Anche qui quando fai il confronto con la dinastia Bulls mi sembra il minimo farti notare delle differenze sostanziali in termini di pretesto per cominciare a provare a creare una dinastiam
La chiudo permettendomi di darti un consiglio:
La prossima volta che esprimi una tua legittima opinione non devi avere la presunzione che nessuno possa contestarla, altrimenti un forum fatto anche per discutere su opinioni divergenti non è il contesto adatto a te.
In questa discussione tutto è partito dai tuoi pretesti di Jordan GOAT dovuto alla sua presunta invincibilità con narrativa distorta annessa di ricostruzioni superficiali, e io mi sono semplicemente permesso di aggiungere del contesto a questa tua narrativa distorta smontandola pezzo per pezzo.
Non a caso quando hai affermato che LeBron se fosse stato ad ovest non avrebbe mai raggiunto tutte quelle finali (qui però vedo che la contestualizzazione l'hai tenuta presente) non ho battuto ciglio concordando con te, proprio perché contestualizzando la differenza di competitività delle due conference è una tesi oggettiva.
Da parte mia nessun tipo di schieramento, ma solo un modo di controbattere un tipo di opinione che invece ha avuto fin dal principio uno schieramento ben preciso.
Saluti
Senti Pantani, adesso però anche basta.
Mi sembra di aver ripetuto più volte che volte che la questione GOAT o meno sia opinabile.
Ho anche detto subito che la percezione che l'opinione pubblica ha ancora oggi è che Jordan sia stato più dominante.
Per correttezza e onestà intellettuale ammetto che avrei dovuto scrivere "dal momento in cui ha iniziato a vincere è stato più dominante e ha dato una sensazione di invincibilità che LeBron non ha dato".
Sei stato tu a spostare subito il focus, in modo tendenzioso e sottile sulla presunta scarsa qualità degli avversari di Jordan, definendoli vecchietti, quando fondamentalmente ha giocato in un'era di hall of famers.
Che poi, se dobbiamo analizzare tutto tutto tutto quello che hai scritto anche tu, dovrei dirti che quando ha avuto la squadra più dominante della Lega a supporto, LeBron ha perso le finals in modo abulico contro Dallas e proprio contro dei "vecchietti" a fine corsa o quasi come San Antonio, che aveva un Leonard in rampa di lancio ma non ancora ai livelli top mostrati da quelle finals in poi.
Jordan fece 6 su 6, James 2 su 4.
Tu mi hai additato di essere superficiale nelle analisi ma il mancato ricambio generazionale del periodo secondo three peat dei Bulls non è che mancasse completamente, comunque: c'erano i Pacers ma soprattutto i magic di Shaq, Penny e guardacaso di Grant ( e di Nick Anderson prima di quei 4 tiri liberi...)
Che nel 1995 eliminarono proprio un Jordan in rodaggio dopo 2 anno di stop, salvo venire distrutti 4-0 l'anno dopo con uno sweep mortale.
Ti ho spiegato , ok parafrasando un pó una tua affermazione (va bene, non lo hai definito miracolato, contento?) che Jordan più fortunato si può leggere fino a un certo punto: mannaggia gli hanno affiancato Grant e Pippen e poi?
Il resto hai ammesso anche tu che non era granché.
Che Grant poi non è che fosse il terzo violino più forte dell storia, tra l'altro.
Vogliamo paragonarlo a Bosh, a Thompson o a un Allen dei big 3 di Boston?
Ho pure scritto chiaramente che ha iniziato a vincere e dominare quando i Bulls hanno cominciato ad avere una squadra decente.
Cosa volevi, che vincessero la eastern contro i Celtics di Bird, Parish e McHale con il solo Jordan e il nulla cosmico?
Ma qui mi pare siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Lo stesso Pippen ha avuto un inizio "lento" di carriera, non è stato un crack fin da subito e basta guardarne minutaggio e statistiche per accorgersene.
Tralascio poi il discorso Pistons, anzi no, visto che sei qua ad analizzare in modo pernicioso ogni singola virgola che pubblico.
Ok, anche qui avrei dovuto dire che Jordan è stato dominante in ogni singolo turno di Playoff giocato DAL MOMENTO IN CUI HA AVUTO UNA BUONA SQUADRA A SUPPORTO, contrento?
Ma visto che te l'ho già spiegato precedentemente, te lo ridico.
Prendi le regole con cui gioca LeBron da sempre e mettile in campo ai tempi degli scontri Bulls-Pistons e vediamo se Jordan non fa il dominante anche lì per tre volte su tre, invece che una sola (l'ultima in cui li ha umiliati).
Quelle Jordan rules erano semplicemente vergognose e ai limiti della legalità, onestamente una pagina non proprio bellissima di questo sport in cui la provocazione, l'intimidamento fisico e le minacce vennero tollerate dalla lega e dagli arbitri.
Chiedi a Jordan quanto è stato "fortunato" a imbattersi in certi arbitraggi.
Sui primi anni di carriera di entrambi possiamo convenire che LeBron abbia , a parità di supporting cast, raggiunto risultati migliori, ma possiamo anche dire (però!) che all'epoca di Jordan la eastern era molto più dura da vincere? Celtics e Pistons, appunto.
LeBron da one man show si è trovato ad affrontare i pistons di Billups che non erano a quei livelli e dopo il 2006 la decadenza di Miami.
Dal 2008 in poi anche lui nulla ha potuto contro i nuovi big 3 di Boston, esattamente come Jordan, e da lì la Decision.
Sono d'accordo anche io sai che non cavi il sangue dalle rape, però qui emergono le prime differenze, perché i Bulls sono cresciuti insieme a Jordan, i primi Cavs di LeBron no.
Va bene, erano più scarsi ma anche i Bulls fino a quel momento erano quasi una barzelletta all'interno della lega.
Da qui il mio concetto di "costruire una dinastia" partendo dalle fondamenta: uno ha avuto la pazienza di aspettare l'altro ha scelto l'istant team.
Per ulteriore onestà intellettuale devo dirti che Jordan in questo è stato più fortunato, visto che l'ascesa dei suoi Bulls è coincisa con la decadenza prima di Celtics e poi Pistons, mentre le Bron dopo il 2010 non si sa cosa sarebbe successo, anche se gli Heat del periodo 2011-14 nascono proprio grazie a lui.
Poi adesso arriviamo alle free agency.
Passiamo oltre tutto il periodo primi Cavs e anche Miami, ok, in cui diciamo pure serenamente che LeBron non ha mi avuto voce in capitolo (però prima di firmare per MIAMI chiese garanzie per la firma di un altro big, n.d.r.).
Restano altri 11 anni di carriera LeBronesca in cui il Nostro ha avuto ampiamente la possibilità di avallare qualsiasi scelta facessero le rispettive dirigenze dei Cavs e dei Lakers, a partire dalla scelta dei coach per arrivare ai giocatori.
Io questa la reputo una ENORME fortuna rispetto a Jordan e una grande possibilità che Michael ha avuto solo in parte, forse, nella costruzione dei Bulls del secondo three peat.
I CAVS 2014 e il LAKERS 2018 NON avevano il salary cap ingolfato, erano squadre di giovani in rebuilding che hanno firmato James da free agent. Poi sono state le scelte ulteriori dei GM, in accordo con LeBron a ingolfare tutto.
Questo dimentichi di dirlo.
Mi pare un pó incompleto dire a un certo punto che LeBron è stato grande perché ha vinto NONOSTANTE le sue pessime attitudini da GM in pectore (sulla questione LeGM siamo d'accordo), quando dal 2014 in poi lui stesso è stato in buona parte artefice del suo destino: non stiamo mica parlando di quel povero Cristo di Jokic a cui dei fenomeni hanno smantellato piano piano la squadra dopo che lui la aveva portata al titolo.
Questo penso sia incontrovertibile, o no?
Mi permetto anche io di darti un consiglio, proprio perché questo è un forum.
Ci sta avere idee differenti e diametralmente opposte, ma se ti poni al tuo interlocutore con espressioni come "non capisci'' o "ignori" o "esilarante " oppure "non ci siamo per niente" oppure "d'accordo su niente" quando questi sta argomentando su delle basi che tu puoi condividere o meno, ma vanno comunque rispettate, oppure additandolo come un "narratore distorto" ( sai che i fatti si possono interpretare a secoda del proprio pensiero e non sono per forza di cosa da giudicare a senso unico, vero?) , oppure additandolo come superficiale che sia abbassa a giudicare le cose in maniera frettolosa per tirar l'acqua al suo mulino, metti l'altro in condizioni di maldisporsi a un ulteriore dibattito e forse un forum non è nemmeno per te lo spazio più adatto per discutere.
Non avrò la tua completezza lessicale ma come vedi anche io riesco ad argomentare e a ribattere le tue argomentazioni legittime (non ti ho mai scritto né mi sono permesso di dirti che stavi scrvendo cose inesatte o superficiali per esempio), secondo i miei punti di vista, chiedo solo che vengano rispettati anche se non condivisi.
Saluti e alla prossima.
"Sei stato tu a spostare subito il focus, in modo tendenzioso e sottile sulla presunta scarsa qualità degli avversari di Jordan, definendoli vecchietti, quando fondamentalmente ha giocato in un'era di hall of famers."
Aridaje.
Dire che nella seconda metà degli anni 90 non vi fu ricambio generazionale in una lega ancora comandata dagli ultratrentenni è un dato di fatto.
Nulla di tendenzioso ma solo un modo di dare del contesto alla tua affermazione iniziale secondo cui Jordan una volta iniziato a vincere non si è più fermato a differenza di LeBron che ha vinto ad intermittenza.
"Che poi, se dobbiamo analizzare tutto tutto tutto quello che hai scritto anche tu, dovrei dirti che quando ha avuto la squadra più dominante della Lega a supporto, LeBron ha perso le finals in modo abulico contro Dallas e proprio contro dei "vecchietti" a fine corsa o quasi come San Antonio, che aveva un Leonard in rampa di lancio ma non ancora ai livelli top mostrati da quelle finals in poi."
Le Finals 2011 giocate in modo abulico che restano una macchia nella sua carriera le avevo sottolineate io stesso, aggiungendo che un Jordan neanche sotto tortura avrebbe giocato delle finali in quel modo indegno.
Quindi questa tua precisazione come a dire che sono state ignorate nel dibattito è inopportuna.
Quegli Spurs erano effettivamente un nucleo vecchio ma comunque nettamente più competitivi dei Jazz versione 97 e 98.
Quegli Spurs nei playoff 2014 giocarono una pallacanestro celestiale perfettamente orchestrati da quel vecchio volpone del Pop.
"c'erano i Pacers ma soprattutto i magic di Shaq, Penny e guardacaso di Grant ( e di Nick Anderson prima di quei 4 tiri liberi...)"
I Pacers 98 non è che fossero proprio un team giovanissimo, avendo tra gli altri, tanto per cambiare, il proprio leader in Reggie Miller che aveva 33 anni.
Per quanto riguarda quei Magic, io quando ho parlato di poco ricambio generazionale ho citato Shaq e il Kemp del 96 tra le eccezioni che confermavano la regola (del poco ricambio).
Comunque durante le finali di conference 1996 tra Bulls e Magic, Orlando perse in corso d'opera per infortunio proprio Grant.
Non penso che sarebbe cambiato qualcosa nell'economia del risultato finale se non si fosse infortunato, ma è comunque un fatto che li andò a depotenziare.
Stessi Magic che proprio in quel 96 terminarono il loro ciclo sostanzialmente appena iniziato proprio perché nell'estate 96 Shaq decise di trasferirsi a LA, andando ulteriormente a sbilanciare il livello tra le due conference in termini di quantità delle contendenti che in quel momento storico erano chiaramente in maggioranza ad ovest.
"Da qui il mio concetto di "costruire una dinastia" partendo dalle fondamenta: uno ha avuto la pazienza di aspettare l'altro ha scelto l'istant team."
Ancora una volta, una cosa è avere pazienza nell'aspettare il pieno sviluppo di due giovani promettenti come Pippen e Grant, che ogni anno stavano elevando il loro livello, di conseguenza anche i Bulls attorno al faro MJ diventavano sempre più competitivi, altra cosa è l'avere la pazienza di aspettare in una situazione disperata come quei Cavs che non avevano alcun margine di manovra sul mercato e che LeBron decise di lasciare nell'estate 2010 non avendo alcuna prospettiva.
Non a caso una volta andato via sono subito sprofondati nei bassifondi della lega dovendo ricostruire attraverso la lottery.
La scelta di andarsene fu sacrosanta, o meglio, avrebbe anche potuto decidere di restare ma così facendo a 26 anni avrebbe buttato nell'immondizia gli anni migliori della propria carriera.
"Poi adesso arriviamo alle free agency.
Passiamo oltre tutto il periodo primi Cavs e anche Miami, ok, in cui diciamo pure serenamente che LeBron non ha mi avuto voce in capitolo (però prima di firmare per MIAMI chiese garanzie per la firma di un altro big, n.d.r.)."
LeBron non chiese alcuna garanzia semplicemente perché vi era un patto tra lui e Wade "stipulato" si dice alle olimpiadi di Pechino 2008 in cui presero fortemente in considerazione l'ipotesi di unirsi nella free agency 2010 con inizialmente New York individuata come meta ideale.
Ma poi per via del legame di Wade con Miami unito ai movimenti che Riley orchestrò dietro le quinte, optarono proprio per Miami.
Movimenti di Riley dietro le quinte che furono finalizzati a liberare spazio per poter firmare due big proprio nell'estate 2010 da affiancare a Wade, ecco perché LeBron non ebbe alcun bisogno di chiedere delle garanzie.
"I CAVS 2014 e il LAKERS 2018 NON avevano il salary cap ingolfato, erano squadre di giovani in rebuilding che hanno firmato James da free agent. Poi sono state le scelte ulteriori dei GM, in accordo con LeBron a ingolfare tutto.
Questo dimentichi di dirlo."
Anche qui, io non ho mai contestato la teoria che nella sua seconda esperienza ai Cavs non vi fosse margine di manovra, casomai ho fatto presente che in quella seconda esperienza ai Cavs strada facendo ha dovuto fronteggiare quella che viene considerata da molti la migliore squadra Nba della storia, ovvero gli Warriors dei big four, che ad una base di campioni Nba nel 2015, nonché squadra dei record nella regular season 2015-16 all'interno di una stagione in cui persero il titolo solo nei possessi finali di una decisiva gara 7 delle Finals, aggiunsero una pedina come Durant, ossia colui che era il secondo migliore giocatore della lega che oltre alla sua forza intrinseca era anche per caratteristiche un giocatore perfettamente adattabile a qualsiasi sistema, quindi andando ad elevare oltremodo un team già molto competitivo di suo.
Così come non ho mai negato che anche ai Lakers dopo il suo sbarco avessero inizialmente tanto margine di manovra.
Ma quel LeBron che andò ai Lakers aveva quasi 34 anni, di conseguenza non c'erano i presupposti per costruire una dinastia vincente.
Nella sua prima esperienza ai Cavs in un mondo ideale cerchi di costruire attorno alla propria giovane superstar un progetto vincente nel medio-lungo termine, ai Lakers una volta che decidi di puntare tutto su un giocatore di 34 anni la priorità giocoforza diventa quella di massimizzare il presente con una visione di progetto a breve termine.
"Mi pare un pó incompleto dire a un certo punto che LeBron è stato grande perché ha vinto NONOSTANTE le sue pessime attitudini da GM in pectore (sulla questione LeGM siamo d'accordo), quando dal 2014 in poi lui stesso è stato in buona parte artefice del suo destino: non stiamo mica parlando di quel povero Cristo di Jokic a cui dei fenomeni hanno smantellato piano piano la squadra dopo che lui la aveva portata al titolo.
Questo penso sia incontrovertibile, o no?"
Di nuovo, non ho mai detto che LeBron è stato grande perché ha vinto nonostante le sue pessime attitudini da GM in pectore, anche perché definire grande il valore del giocatore sarebbe superfluo, ma ho detto che è riuscito ad ottenere quello che ha ottenuto anche nonostante le sue discutibili abilità manageriali, come a dire che se fosse stato un manager più abile avrebbe anche potuto ottenere di più.
Se LeBron fosse stato abile nei propri movimenti diretti e indiretti che hanno contraddistinto la propria carriera, allora non avrebbe mai deciso di unirsi ad un giocatore come Wade che per caratteristiche faceva scopa col suo stile.
A riprova di tutto ciò basti pensare che durante la cavalcata trionfale nei playoff 2013 l'on/off su 100 possessi di Wade fu qualcosa come tipo -20, ciò vuol dire che quando Wade era in campo Miami crollava in termini di competitività, mentre quando Wade si sedeva in panchina permettendo di creare un sistema che consentisse di aprire l'area a LeBron per le sue escursioni al ferro, quella versione degli Heat era letteralmente ingiocabile.
Così come se LeBron fosse stato più lungimirante non avrebbe mai dovuto avvallare la trade che portò Westbrook ai Lakers sacrificando alcune pedine funzionali nel team che vinse il titolo 2020 nella bolla per portarsi in casa un pessimo fit divenuto in questa ultima fase della carriera un cancro cestistico come appunto Westbrook.
Per quanto riguarda Jokic, anche i Nuggets da anni hanno abbondantemente sforato il salary cap dovendo fare dei sacrifici, e tra questi sacrifici vi fu la perdita di una pedina fondamentale del titolo 2023 come B.Brown che semplicemente con quel mercato che aveva dopo quella run playoff non potevano più permettersi di rifirmare.
Comunque i Nuggets per quanto nelle ultime due stagioni appaiono sempre più come una coperta corta, attorno al duo Murray-Jokic sono riusciti a mantenere i due supporti principali in Gordon e Porter jr, quindi ci andrei cauto a parlare di smantellamento.
Le ultime divergenze che hanno portato al licenziamento del coach e del GM non hanno nulla a che fare con la volontà di smantellare, ma al contrario sono mosse estreme volte a salvaguardare un tipo di ambiente diventato esplosivo causa acredine tra l'ex coach e l'ex GM
"Ma visto che te l'ho già spiegato precedentemente, te lo ridico.
Prendi le regole con cui gioca LeBron da sempre e mettile in campo ai tempi degli scontri Bulls-Pistons e vediamo se Jordan non fa il dominante anche lì per tre volte su tre, invece che una sola (l'ultima in cui li ha umiliati)"
Ogni epoca ha le sue regole che hanno i pro e i contro.
Esempio ai tempi di Jordan ancora esisteva la difesa illegale che non consentiva alle difese di poter applicare la zona, di conseguenza erano più alla mercé dei grandi attaccanti essendo costrette a difendere l'uno contro uno con meno margini per adottare degli aiuti.
Esempio all'epoca battezzare un giocatore cercando di intasare maggiormente l'area non era consentito e questo limitava le possibili soluzioni della difesa tutto a vantaggio degli attacchi.
Per cui se da una parte l'abuso del hand chacking consentiva una maggiore tolleranza ai contatti, dall'altro lato causa regola della difesa illegale vi erano meno soluzioni per contrastare attacchi e attaccanti.
Insomma i cambiamenti fanno parte del processo evolutivo dello sport, ai tempi di Jordan si attaccava con pessime spaziature e questo non aiutava gli attacchi ad essere fluidi, ma vi era anche una cura meno esasperata del dettaglio dove anche dovuto al meno supporto tecnologico non vi era ancora una ricerca esasperata in termini di piano di gioco.
Oggi attraverso il coaching e scoutismo tutto viene vivisezionato fino all'esasperazione.
Ergo, è tutto un gioco molto più organizzato.
PS
Questo ennesimo pippone l'ho dovuto riscrivere una seconda volta causa scollegamento improvviso una volta premuto l'invio del primo commento originale.
Questo per dire come questa discussione mi stia esaurendo.
Zavoli; "Lei sarebbe Pantani, come per esempio Coppi fu Coppi, se avesse osservato alla lettera quella dieta?"
Pantani; "No io credo che ogni tanto bisognerebbe bere anche il vino non solo il pane e l'acqua. Però credo che l'importante nello sport, che deve essere anche uno specchio della vita di chi ti guarda, di avere delle regole e rispettarle queste regole"